Irama è il protagonista di una lunga e interessante intervista rilasciata a FqMagazine. L’artista, che con la sua “Mediterranea” ha fatto ballare tutti anche questa estate, mira adesso al mercato musicale internazionale. È per questo che il suo ultimo tormentone uscirà a breve in versione spagnola. “‘Mediterranea’ in versione spagnola uscirà in tutto il mondo il 28 agosto, assieme all’Ep ‘Crepe’. Ho in testa di esportare la mia musica un po’ all’estero. Ora è il momento.” ha ammesso. C’è però da dire che da sempre il rapporto di Irama col successo non è stato semplice. È lui stesso a spiegare perché: “Ho affrontato sul piano personale una fase delicata, dovuta alla pressione del vivere sempre sotto i riflettori. Quando ti trovi in mezzo al successo godi di quella luce che ti arriva addosso, ma al tempo stesso cerchi di isolarti e inizia un percorso di introspezione.”
Irama sulla chiusura delle discoteche: “Dobbiamo stare attenti”
La scrittura per Irama è però una benedizione e una maledizione allo stesso tempo. “Scrivo da quando sono piccolino, la prima volta avevo solo 7 anni. – racconta l’artista – No, non dico che scrivere canzoni sia come andare dallo psicologo, ma è una cosa che mi viene naturale ed è quasi una maledizione. – e spiega – Perché quando mi metto a scrivere è bello ma è anche un po’ insano, come se andassi in trans e fossi un po’ ‘maledetto’. Ma la direzione è solo una: raccontare sempre la verità e metterla al centro della musica.” Dalla musica al Covid, con attenzione alla chiusura delle discoteche. Anche su questo Irama dice la sua: “Mi è spiaciuto per i gestori che hanno rispettato le norme di sicurezza, non mi spiace affatto invece per chi ha aggirato le regole. Dobbiamo stare tutti molto attenti, ci sono delle vite in ballo. Immagino sia durissimo per il settore delle discoteche, ma lo è per tutti i settori compreso il mio.” E sulla colpa data soprattutto ai giovani, commenta “Cercare il capro espiatorio è una cosa che si usa spesso fare nei momenti di panico, come questi. Semplicemente è successo che non tutti hanno rispettato le regole. Questo è il punto: è stata una roba da stupidi da parte di tutti e non me ne frega un caz*o delle giustificazioni.”