Continua la protesta in Iran contro il regime e proseguono senza sosta processi e condanne draconiane. Secondo quanto denunciato dal sito specializzato Article 18, tre donne convertite al cristianesimo sono state arrestate il mese scorso e tenute in isolamento nella prigione di Evin, a Teheran, per quaranta gironi. Come evidenziato dal portale che monitora le repressioni in atto nella Repubblica islamica contro le minoranze religiose, domani si terrà la prima udienza in tribunale con accuse sconosciute.
Il rinvio a processo senza formalizzazione dell’incriminazione non è una rarità, ha evidenziato l’Agi. Inoltre, nel Paese sono stati registrati numerosi arresti di cristiani, rei di essersi riuniti in una abitazione privata a pregare. Le tre donne fermate e in attesa di processo sono sono state arrestate mentre si trovavano nelle loro abitazioni nelle prime ore della mattina del 9 maggio scorso, prelevate da agenti del ministero dell’Intelligence iraniana.
Iran, 3 donne cristiane arrestate a processo senza accusa
Dotati di presunti mandati di perquisizione, le forze di sicurezza hanno confiscato gli effetti personali delle tre donne, compresi telefoni cellulari, pc, libri e opuscoli. Successivamente, sarebbero state trasportate in una località segreta e tenute in isolamento per quaranta giorni. Poi il trasferimento nella prigione di Evin, dove hanno potuto incontrare le loro famiglie ma senza poter fare affidamento su un avvocato. Inoltre, secondo quanto reso noto dai parenti delle donne, le tre detenute “non erano in buone condizioni fisiche e di salute”. Attesi aggiornamenti dall’udienza in programma domani presso la 28esima sezione del Tribunale rivoluzionario di Teheran ma c’è preoccupazione per le continue minacce alla libertà personale e religiosa in corso nel Paese.