Anche la più piccola mossa di Israele rischia di scatenare la risposta «feroce e dolorosa» dell’Iran. A lanciare l’allarme è il presidente iraniano Ebrahim Raisi, il quale è intervenuto durante la parata annuale dell’esercito in vista della Giornata nazionale dell’esercito che si terrà domani. «La più piccola azione contro gli interessi dell’Iran sarà sicuramente accolta con una risposta feroce, diffusa e dolorosa contro tutti i suoi autori», l’avvertimento rilanciato dall’agenzia di stampa Tasnim. In merito all’attacco di rappresaglia contro Israele, l’ha definita «un’azione limitata e punitiva contro il regime», assicurando che «se l’Iran avesse deciso di colpire Israele in modo più deciso, non sarebbe rimasto nulla».
Come riportato da Irna, Raisi ha aggiunto un’altra minaccia per i «sionisti», ai quali ha suggerito di non intraprendere alcuna azione contro l’Iran, altrimenti «la risposta sarà più dura». A gettare benzina sul fuoco anche Hamid Vahedi, comandante delle forze aree dell’esercito iraniano, il quale ha consigliato a Israele di non commettere errori strategici, perché l’Iran è pronto a «colpirli soprattutto con i caccia Sukhoi-24, i bombardieri tattici supersonici russi». Inoltre, ha garantito che l’Iran dispone anche di caccia più avanzati. Non sono pronti solo i bombardieri tattici supersonici di fabbricazione russa, ma anche altri caccia. «State attenti non fare errori, dal momento che questi errori potrebbero provocare danni irreparabili da parte delle forze armate iraniane», ha concluso.
LA COOPERAZIONE TRA IRAN E RUSSIA
Tra l’altro, la Russia dovrebbe presto fornire all’Iran dei jet da combattimento avanzati del modello SU-35, che diventeranno i più moderni della flotta dell’aeronautica iraniana, ormai obsoleta, probabilmente con tecnologie avanzate di difesa aerea per aiutare l’Iran a difendersi da eventuali attacchi aerei israeliani. Lo riporta ynetnews, spiegando come l’intensificarsi della collaborazione militare tra Mosca e Teheran rifletta un cambiamento evidente nelle loro relazioni. Infatti, in passato il Cremlino forniva principalmente armi all’Iran, ora è reciproco e c’è un’ampia cooperazione tecnologica, uno scambio di conoscenze e uno sviluppo congiunto, non solo nel campo delle attrezzature militari, dove la Russia vanta uno speciale impianto di produzione di armi nella Repubblica del Tatarstan col sostegno dell’Iran, ma anche nei settori dei satelliti e dello spazio, oltre che di vari sistemi di combattimento.
Gli accordi sugli armamenti fanno parte di una cooperazione più ampia che comprende la produzione congiunta di droni militari all’interno della Russia, la condivisione di tecnologia anti-jamming e la valutazione in tempo reale sul campo di battaglia delle armi impiegate contro la NATO. Al momento non è chiaro quanti sistemi siano stati forniti e dispiegati, ma per gli esperti, precisa il Jerusalem Post, la tecnologia russa potrebbe rendere l’Iran un avversario molto più temibile, con una maggiore capacità di abbattere aerei e missili.
“ACCORDI SEGRETI TRA IRAN E RUSSIA SU ARMI”
Fonti di intelligence, riportate dal Jerusalem Post, hanno descritto come la Russia stia «spingendo» accordi segreti per fornire all’Iran i Su-35. Si tratta di uno dei cacciabombardieri più avanzati della Russia e un aggiornamento potenzialmente significativo, visto che la forza aerea iraniana era caratterizzata per lo più da aerei americani e sovietici ricostruiti. Ma il Cremlino si è anche impegnato a fornire assistenza tecnica per i satelliti spia iraniani, nonché a contribuire alla costruzione di razzi.
Comunque, non ci sono prove pubbliche che i Su-35 siano stati consegnati. Fonti di intelligence Usa riferiscono che potrebbero esserci stati dei ritardi nei pagamenti da parte dell’Iran. Documenti russi ottenuti dal Washington Post l’anno scorso descrivevano piani per la produzione di 6mila droni entro l’estate del 2025. Infine, di recente Mosca e Teheran hanno cominciato a lavorare insieme su nuovi tipi di veicoli aerei senza pilota, o droni.