L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica AIEA ha pubblicato un rapporto nel quale sono state analizzate le ripetute e continue violazioni sul nucleare da parte dell’Iran, diventate ormai una pratica “routinizzata”. Come riporta il quotidiano The Jerulasem Post, in una conferenza stampa il direttore generale Rafael Grossi ha lanciato un avvertimento a tutti i paesi occidentali invitandoli a tenere conto dei massicci progressi in campo nucleare raggiunti da Teheran, prima di stringere qualsiasi tipo di accordo.



In particolare al processo di arricchimento dell’uranio con tecnologie avanzate ottenuto grazie a centrifughe IR-1. Inoltre ha dichiarato che proseguiranno le segnalazioni su ulteriori violazioni in merito, soprattutto perchè l’Iran attualmente non ha spiegato in maniera credibile la presenza accertata in siti non dichiarati di uranio in alta percentuale,  del 60%, vicina a quella necessaria per le armi nucleari, che attualmente è stata stabilita all’85% Come già aveva stabilito un precedente rapporto messo a confronto quindi le scorte stanno aumentando.



Iran, Aiea “progressi sul nucleare grazie ad accordi con l’occidente”

Il direttore generale dell’AIEA Rafael Grossi, ha ribadito in conferenza stampa come i progressi fatti dalla Repubblica islamica dell’Iran nel campo nucleare siano stati frutto soprattutto di negoziati conclusi con alcuni paesi occidentali. In particolar modo grazie ad alcuni accordi con gli Usa, che recentemente in cambio della liberazione di alcuni prigionieri hanno concesso lo sblocco di beni iraniani congelati per un totale di circa 10 miliardi di dollari. Il rammarico quindi è stato di constatare che non è stato fatto ancora nulla per risolvere la questione nucleare, ed attualmente il governo di Teheran non è in grado di offire all’ente internazionale una spiegazione valida circa la presenza di particelle di uranio arricchito.



Come sottolineato dal quotidiano c’è stata soddisfazione per queste dichiarazioni da parte di Israele, soprattutto dopo le recenti critiche all’Aiea arrivate a causa della chiusura di alcune indagini che erano in corso proprio per stabilire le percentuali di uranio presenti in Iran. Tuttavia, il giornale ha ribadito che permane una certa delusione perchè, come avvenuto in altre occasioni,  il direttore Grossi non ha posto ancora una chiara richiesta di cambiamento con tempistiche adeguate per trovare una soluzione.