STANOTTE L’ATTACCO DELL’IRAN SU ISRAELE? GLI SCENARI: TEHERAN FRENA, AVANZA HEZBOLLAH PER UN POSSIBILE PRIMO RAID
Il vero attacco si sarebbe dovuto tenere ad inizio settimana secondo le fonti di intelligence eppure al momento l’Iran ancora non ha lanciato il suo attacco contro Israele, “giurato” dopo la doppia eliminazione dei leader di Hamas ed Hezbollah a fine luglio. Gli scenari di guerra in Medio oriente si moltiplicano, con versioni che riportano della ritrosia di Teheran di aprire un vero conflitto globale contro Israele (e dunque anche contro gli Usa), di contro invece si parla di un possibile attacco preventivo di Hezbollah che faccia il “lavoro sporco” per conto dell’ayatollah Khamenei.
Da Washington si ritiene che la mediazione dell’amministrazione Biden in questi giorni (ad esempio la consegna degli traditori “spie” del Mossad che avrebbero piazzato la bomba contro il leader di Hamas, Ismail Haniyeh) abbia convinto l’Iran a non lanciare un attacco su vasta scala contro lo Stato ebraico. Nel frattempo dopo la nomina del nuovo capo politico della sigla terrorista palestinese, Yahya Sinwar (già capo di Hamas a Gaza), il leader di Hezbollah Nasrallah ha lanciato la sua “fatwa” contro il nemico sionista: «non ci spaventano, reagiremo. L’attesa è già una punizione».
Secondo la CNN, citando fonti della CIA, Hezbollah sarebbe proprio la “testa di ponte” usata dall’Iran per lanciare l’attacco contro Israele senza però scatenare una “guerra totale” in Medio Oriente: vista la piena vicinanza tra Libano e Israele, l’attacco potrebbe essere sganciato contro Haifa e Sharon. Tutto però dipende dal grado di pericolosità dell’attacco: se sarà un lancio “simbolico” contro obiettivi militari, o invece quanto promesso l’indomani delle morti di Haniyeh e Fuad Shukr, ovvero una durissima vendetta contro Netanyahu. In questo secondo caso, ovvero se i raid di Hezbollah provocheranno molte morti civili israeliane, i capi della sicurezza da Tel Aviv hanno già previsto un attacco aereo immediato in Libano, «sia contro la milizia sciita, sia contro risorse strategiche, anche con danni a importanti a siti civili utilizzati pure da Hezbollah», riporta l’ANSA.
ISRAELE REPLICA ALL’IRAN: “SE VERRANNO COLPITI CIVILI AVREMO UNA RISPOSTA SPROPORZIONATA”
Nel frattempo, l’Iran in queste ore ha già avvertito le compagnie aeree civili di tutto il mondo di evitare il volo nello spazio aereo iraniano nella notte tra giovedì e venerdì: lo ha detto una fonte ufficiale egiziana, riportata dalle agenzie internazionali, secondo la quale «lo spazio aereo iraniano deve essere evitato a causa di esercitazioni militari». L’avviso è valido tra le ore 1 e 4 in Medio Oriente, ovvero dalle 3 alle 6 in Italia: l’escalation di guerra con l’attacco dell’Iran contro Israele è insomma pronta ad esplodere ma non è detto che possa accadere.
Al di là della diplomazia che continua a correre nel tentativo di impedire un attacco diretto fra Teheran e Tel Aviv, è l’ayatollah in primis ad essere ambiguo in quanto da un lato minaccia punizione “divina” contro Israele, dall’altra teme per un’escalation generale in tutto il Medio Oriente. Gli Usa con Qatar ed Egitto provano l’ultima estrema mediazione, mentre lo Stato ebraico risponde direttamente alle minacce di Hezbollah e Iran con una contro-“promessa”: «qualsiasi danno ai civili nel Paese nell’attacco minacciato per l’uccisione del capo militare Fuad Shukr a Beirut e del capo politico di Hamas a Teheran rappresenterà una linea rossa, che porterà a una risposta sproporzionata».