È sempre più pericolosa la tensione geopolitica in Medio Oriente tra Israele e Iran dopo l’incidente avvenuto ieri alla centrale nucleare di Natanz: il giorno dopo aver annunciato pubblicamente lo svelamento di nuove apparecchiature per l’arricchimento dell’uranio (in completa violazione dell’accordo sul nucleare del 2015), la centrale iraniana a sud di Teheran ha subito una esplosione con a seguito un lungo blackout e interruzione di corrente. Non ci sono stati feriti o vittime, né si ha prova di fuoriuscita di materiale radioattivo, ma è la versione data questa mattina dall’Iran a fornire un’ombra ingombrante dietro quello definito da Teheran come un “attacco terroristico” e non un mero incidente/guasto.
«I sionisti vogliono vendicarsi perché abbiamo compiuto progressi nella revoca delle sanzioni e hanno detto pubblicamente che non lo permetteranno. Ma ci prenderemo la nostra vendetta», ha accusato il Ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif.
È ANCORA IRAN VS ISRAELE: LE ACCUSE
Dietro l’esplosione, secondo il regime sciita, vi sarebbe dunque il Mossad (i servizi segreti d’Israele) con alcune prove fornite poche ore fa direttamente dal New York Times su fonte diretta dell’intelligence americana. «Israele ha avuto un ruolo nel sabotaggio a Natanz», riporta il media Usa affermando come l’esplosione di domenica ha causato «gravi danni al cuore del programma di arricchimento dell’Iran». Secondo il NYT il programma di arricchimento dell’uranio di Teheran è stato rallentato di almeno 9 mesi dopo il duplice attacco/incidente avvenuto nel luglio 2020 e per l’appunto ieri: sarebbero state danneggiate diverse centrifughe installate di recente dall’Iran nella centrale sotterranea di Natanz, causando una forte perdita di tempo e risorse per il Governo iraniano nella corsa all’arricchimento dell’uranio.
«L’incidente nell’impianto nucleare di Natanz può essere considerato un crimine contro l’umanità», ha rilanciato il portavoce del Ministro degli Esteri (Saeed Khatibzadeh) durante la conferenza stampa odierna. «Quello che è accaduto a Natanz è stato uno sfrontato atto di terrorismo nucleare sul suolo iraniano – ha ribadito rispondendo a una domanda il braccio destro di Zarif- Non sono state segnalate vittime né contaminazioni. Ma avrebbe potuto essere situazione catastrofica. […] L’Iran – ha concluso – si riserverà tutti i diritti di rispondere in base all’articolo 51 della Carta delle Nazioni unite. Abbiamo avviato contatti con le autorità internazionali e le Nazioni Unite». Israele non ha ancora risposto ufficialmente preferendo non commentare le ennesime accuse rivoltegli dall’Iran, ma fonti diplomatiche al Jerusalem Post rivelavano ieri come dietro all’incidente di Natanz in realtà vi potrebbe essere un attacco solo informatico del Mossad.