Lo scienziato Mohsen Fakhrizadeh, a capo del programma nucleare iraniano, è stato ucciso nel Nord del Paese. Come rivela Repubblica.it, la notizia è stata data dalla Tv di Stato iraniana che ha confermato le iniziali voci. Fakhrizadeh era il direttore generale del programma “Amad” che secondo l’intelligence israeliana e americana avrebbe a che fare con gli studi che l’Iran starebbe compiendo in segreto per lo sviluppo della bomba atomica. Sebbene il programma Amad risultasse concluso dal 2000, in Iran ci sono stati sempre molti dubbi sulle attività nucleari. Intanto, la notizia della presunta uccisione del capo del programma nucleare avrebbe già subito alcune smentiti da altre fonti di Stato incrementando ulteriormente il clima di incertezza in tutto il Paese. Già da questa mattina la notizia aveva fatto il giro dei social dopo essere stata diffusa via Twitter e rilanciata anche dall’agenzia Tasnim ritenuta molto attendibile e vicina ai Pasdaran. A smentire la morte dello scienziato era stato anche Behrouz Kamalavandi, portavoce dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, parlando con l’agenzia ufficiale Isna.
IRAN, CAPO PROGRAMMA NUCLEARE UCCISO: LA CONFERMA DEL MINISTERO
Mohsen Fakhrizadeh aveva preso parte al programma nucleare segreto iraniano ed era già scampato ad un attentato del Mossad alcuni anni fa. Secondo Israele era a capo del programma nucleare militare iraniano. La conferma della sua morte è tuttavia arrivata dal ministero della Difesa dell’Iran che ha svelato come questa sia avvenuta oggi nella provincia di Damavand, a est della capitale Teheran. Stando a quanto si legge nel comunicato pubblicato sul sito del dicastero, alcuni “terroristi” avrebbero attaccato questo pomeriggio un veicolo sul quale viaggiava lo scienziato accompagnato dalla scorta. Durante uno scontro tra guardie del corpo e aggressori, lo scienziato è rimasto ferito gravemente ed è stato poi condotto in ospedale ma nonostante l’intervento medico e le operazioni di rianimazione non ce l’ha fatta. Stando a quanto scrive il ministero, è stato “martirizzato”, a conferma del brutale attacco subito e che si è rivelato per lui fatale.