IL RICHIAMO DELL’IRAN ALLA FRANCIA PER LA CONTESTATA CERIMONIA DELLE OLIMPIADI 2024: “BLASFEMIA SUL PROFETA ISA”, OVVERO GESÙ

Sebbene dalla Francia continuino a negare che lo “show” di drag queen durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Parigi 2024 sia stata una triste “parodia” dell’Ultima Cena di Gesù, il famoso quadro del “Cenacolo” di Leonardo Da Vinci, il mondo e pure la religione dell’Islam si indignano contro la “scenetta” ideata da Thomas Jolly. Dall’Iran addirittura il Ministero degli Esteri del neo-Governo Pezeshkian ha deciso di convocare urgentemente l’ambasciatore francese per chiarire al meglio la vicenda.



«L’Iran non permetterà che venga mancato di rispetto al nome di Gesù Cristo, né ora né mai», fanno sapere da Teheran annunciando la convocazione del rappresentante diplomatico di Francia in Iran. Il Governo al servizio degli Ayatollah ricorda come il profeta Isa, ovvero il profeta Gesù per la religione musulmana, sia merito di pieno rispetto in quanto mandato da Allah per preparare la venuta di Maometto. Ebbene, secondo Teheran quella che il mondo progressista francese ha tentato in tutti i modi di smentire è realmente una parodia dissacrante dell’Ultima Cena di Gesù e come tale va condannata.



LE REAZIONI DI ISLAM E CRISTIANESIMO: PERCHÈ IL VATICANO HA PREFERITO UN “BASSO PROFILO” DOPO L’ULTIMA CENA IN SALSA DRAG QUEEN

Non sono pochi ad aver notato in queste ore come le reazioni più nette contro la presunta “Ultima Cena” blasfema contro Gesù Cristo alle Olimpiadi 2024 siano giunte da alcuni Paesi, i vescovi della Francia e la religione islamica con più segni di solidarietà ai “fratelli” cristiani. Eppure, come evidenzia stamane provocatoriamente il politico filo-Putin in Russia, Sergey Markov, «Il profeta Isa è Gesù Cristo. Allo stesso tempo, il Vaticano non ha condannato gli insulti di Gesù Cristo. Anche la maggior parte delle chiese protestanti in Occidente non ha condannato gli insulti contro Gesù».



Secondo Mosca i musulmani dell’Iran avrebbero protestato maggiormente rispetto alla Chiesa Cattolica: ora, va ricordato in primo luogo che in tema di libertà religiosa Teheran è forse uno dei posti peggiori al mondo, dove il Corano è elevato a religione di Stato con un leader come l’Ayatollah che è detto “Guida Suprema”. Resta però vero che il Vaticano, almeno pubblicamente, non ha preso posizione diretta contro la cerimonia di apertura delle Olimpiadi durante la scenetta delle drag queen: pesa sicuramente la versione ufficiale degli organizzatori che dopo le prime ore di difesa strenua della rappresentazione blasfema ha fatto marcia indietro parlando di una «festa pagana con il dio Dioniso» e chiedendo scusa se qualcuno si fosse offeso.

Ma in generale la Chiesa avrebbe avuto un approccio più soft contro la scena woke andata in diretta mondiale a Parigi lo scorso 26 luglio: secondo la vaticanista del “Messaggero” Franca Giansoldati, dopo lo scontro fra Santa Sede e Francia per l’inserimento dell’aborto in costituzione francese, Papa Francesco avrebbe preferito non gettare nuova benzina sul fuoco. Va poi ricordato come la Conferenza Episcopale di Francia sia intervenuta e anche molto duramente contro l’Ultima Cena in salsa LGBTQ: «scene di derisione e di scherno del cristianesimo, che deploriamo profondamente», ha tuonato mons. Éric Marie de Moulins d’Amieu de Beaufort.