Iran, una nuova tendenza in forte crescita tra i giovani sta facendo allarmare la parte politica più tradizionalista della Repubblica Islamica. I matrimoni sono in netto calo ed è salita anche l’età media di chi si sposa. Sono aumentati dal 2010 i divorzi, che ora interessano una coppia su cinque e contemporaneamente le unioni avvenute con rito tradizionale islamico sono diminuite di quasi il 40% prediligendo le convivenze o altre forme di relazione. Sempre più persone si dichiarano felici di essere single o comunque contrarie alle nozze religiose.



I dati registrati dai registri civili segnano una rivoluzione che preoccupa il governo, in particolare l’Ayatollah Ali Khamenei, guida religiosa del paese, non solo per il rischio di perdita dei valori morali, ma anche perchè la situazione si potrebbe ripercuotere sulla natalità provocando l’invecchiamento generale della popolazione. Quest’ultimo fattore demografico, è infatti già in crisi a causa di una riduzione del tasso di fertilità, che scende di anno in anno, ed è arrivato nel 2023 ad essere dei più bassi di tutto il Medio Oriente attestandosi a 1,7 figli per donna. Ora lo stato intende prendere provvedimenti per incentivare le famiglie tradizionali con benefici economici per le giovani coppie.



Iran, crisi dei matrimoni, i giovani preferiscono convivenze e relazioni libere da vincoli

Crisi dei matrimoni in Iran, è in atto una inversione delle tendenze che mette a rischio le tradizioni islamiche e che sta portando ad un netto cambio di mentalità nei giovani. Soprattutto nelle aree urbane e tra cittadini che hanno un maggiore grado di istruzione. Il quotidiano La Repubblica, ha approfondito la questione riportando le dichiarazioni di alcuni ragazzi tra i 20 e i 30 anni, che hanno affermato di non volersi sposare per vari motivi. Il primo, come opinione condivisa dalla maggior parte, è il rifiuto di vincoli burocratici a favore di una maggiore libertà nel vivere le relazioni sentimentali. Il secondo è legato anche alle questioni economiche, in quanto formare una famiglia è diventato sempre più costoso, specialmente se si considera il fatto che a lavorare nel nucleo è prevalentemente l’uomo visto che il tasso di occupazione femminile resta al 14%.



La guida suprema politica e religiosa dell’Iran Ali Khamenei ha chiesto al governo misure che contrastino una laicizzazione generale e la denatalità. Probabilmente saranno messi in campo incentivi economici per le giovani coppie che si sposano e fanno figli. Precedentemente erano state istituite altre misure come App di incontri finalizzata alle nozze secondo la morale e prestiti agevolati, ma non avevano dato gli effetti sperati.