L’aereo ucraino caduto in Iran, il Boeing 737-800 della Ukraine International Airlines, è precipitato non per motivi di natura tecnica bensì in seguito al lancio di due missili della contraerea iraniana. Lo hanno confermato a Newsweek fonti del Pentagono e ufficiali dell’intelligence irachena. Già in mattinata diversi funzionari statunitensi, sulla base di analisi effettuate su dati provenienti da satelliti, radar e dati elettronici raccolti di routine dall’esercito e dall’intelligence statunitensi, avevano dichiarato di ritenere credibile questa ipotesi. Secondo le fonti ascoltate, l’abbattimento sarebbe stato frutto di “un errore”. Si spiega probabilmente in questo modo il rifiuto da parte del capo dell’Organizzazione dell’Aviazione Civile iraniana, Ali Abedzadeh, a consegnare le scatole nere a Boeing o agli Stati Uniti dopo il loro ritrovamento mercoledì. Durante un evento alla Casa Bianca, interrogato dalla stampa su cosa pensasse rispetto alla caduta dell’aereo, aveva risposto: “Beh, ho i miei sospetti”. (agg. di Dario D’Angelo)
AEREO CADUTO IN IRAN: UCRAINA INDAGA SU IPOTESI ABBATTIMENTO
Continuano le indagini in merito all’aero caduto in Iran. Al momento non si sa ancora quale sia il motivo che abbia provocato lo schianto al suolo del Boeing 737-800 della Ukraine International Airlines, e la sensazione è che il caso sia tutt’altro che chiuso. Fra le ipotesi al vaglio vi è anche quella che il velivolo, con a bordo 176 persone, sia stato abbattuto da un missile, non si sa se volontariamente o meno. A scriverlo sul suo profilo Facebook non è un complottista bensì Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina. Danilov ha parlato di frammenti di un missile terra-aria di fabbricazione russa vicino al luogo dello schianto, anche se tali voci non sarebbero confermate. I dubbi restano anche perchè l’Iran non vuole consegnare a Washington le due scatole nere a bordo dell’aereo, di conseguenza le indagini sono alquanto complicate. Di certo, attorno al velivolo precipitato, resta un alone di mistero, che forse, potrebbe nascondere davvero qualcosa…. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AEREO CADUTO IN IRAN: “STAVA PER TORNARE INDIETRO”
Nuovi dettagli in merito al disastro aereo avvenuto ieri mattina in Iran, che ha provocato la morte di 177 persone. Stando a quanto specificato nelle scorse ore dal sito dell’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana, il velivolo, decollato da Teheran e diretto a Kiev, Ucraina, stava tornando indietro subito dopo il decollo, a causa di un problema non meglio specificato: “L’aereo, che all’inizio si dirigeva verso est per lasciare la zona dell’aeroporto – si legge – ha girato a destra a causa di un problema e stava tornando all’aeroporto nel momento dell’incidente”. Parole che comunque non fanno chiarezza sull’accaduto, per cui le ipotesi sono molte, anche quella di un abbattimento attraverso missili. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente ucraino Volodimir Zelensky che ha invitato a evitare “speculazioni o teorie non comprovate sulla catastrofe”. La cosa certa è che quello di ieri è il primo incidente serio per il vettore aereo ucraino in 28 anni di servizio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INCIDENTE AEREO IN IRAN: VELIVOLO ABBATTUTO?
Si amplificano le voci dall’Iran secondo cui l’aereo civile dell’Ucraina possa non essere precipitato per un guaio tecnico al motore, come hanno spiegato in breve gli inquirenti di Teheran, bensì per un possibile razzo che lo avrebbe abbattuto per errore: a parziale conferma del “mistero” che aleggia sull’Iran, il Governo di Teheran ha annunciato che non darà a Boeing le scatole nere dell’aereo precipitato dopo il decollo. A riportarlo è il capo dell’aviazione civile iraniana Ali Abedzadeh, senza senza specificare in quale Paese saranno inviate per essere analizzate. di contro, l’Ukraine International Airlines (UIA) ha sospeso i voli per Teheran a tempo indeterminato a causa dello schianto del suo aereo, specie dopo che diverse società dell’aviazione internazionale (Aviolinea Uia su tutte ndr) hanno confermato il buono stato del velivolo prima dello schianto improvviso. La società ucraina ha poi aggiunto di star facendo di tutto per capire quali possano essere le cause del disastro che ha ucciso 177 persone, «Il volo è stato effettuato su un aeromobile Boeing 737-800 NG con il numero di registrazione UR-PSR. L’aeromobile è stato fabbricato nel 2016, ricevuto dalla compagnia aerea direttamente dalla fabbrica. L’ultimo manutenzione programmata è stata effettuata il 6 gennaio 2020». (agg. di Niccolò Magnani)
VIDEO CHOC DELLO SCHIANTO: GUASTO O BOMBA SULL’AEREO UCRAINA?
Un guasto fatale, un razzo o una bomba? Le indagini sono iniziate a Teheran sul disastro aereo che ha visto il volo di linea Boeing 737 della Ukraine Internazionale Airlines precipitare appena dopo il decollo dalla capitale iraniana, ma occorreranno forse settimane prima di capire cosa possa essere andato storto sul volo in cui hanno perso la vita tutti gli occupanti, 177 persone con la vita spezzata sul suolo di Teheran. La concomitanza con la guerra in corso tra Iran-Usa consiglia prudenza nelle sommarie spiegazioni, anche se va detto come finora tutte le azioni militari sono avvenute sul “campo di battaglia” dell’Iraq e non presso il Paese guidato dagli Ayatollah, per di più con obiettivo apparentemente “inutile a fini militari” come l’Ucraina. Al momento l’ipotesi più accreditata è il guasto sul volo con problema tecnico registrato al motore ma saranno le indagini nelle prossime settimane a confermare o smentire le prime notizie filtrate dall’Iran. Intanto il video dello schianto è impressionante, con una luce che ha abbagliato il cielo di Teheran nel momento dell’esplosione a contatto con il suolo. In queste ore intanto diverse compagnie aeree mondiali hanno dirottato le proprie rotte fuori dall’Iran per non incappare in possibili conseguenze per la guerra in corso nel Golfo Persico: Alitalia non ha voli per l’Iran e sta utilizzando rotte alternative per non sorvolare l’Iran e l’Iraq, fa sapere l’azienda italiana mentre Air France e Lufthansa hanno sospeso tutti i voli su Iran, Iraq e sull’intera area del Golfo.
177 MORTI A BORDO DELL’AEREO UCRAINO PRECIPITATO A TEHERAN
Gravissimo incidente aereo avvenuto nelle scorse ore in Iran: un velivolo è caduto subito dopo il decollo, e tutti i passeggeri e il personale a bordo dello stesso, sono morti. Come riferito dai principali organi di informazione online, a cominciare dai colleghi di TgCom24.it, l’aereo precipitato al suolo è di una compagnia aerea ucraina, precisamente l’Ukraine International Airlines. Si tratta di un modello Boeing 737, che era decollato alle ore 5:00 locali del mattino presso l’aeroporto internazionale “Imam Khomeini” di Teheran, e che era diretto proprio in Ucraina, presso la capitale Kiev. A bordo vi erano 176 persone, tutte purtroppo decedute subito dopo lo schianto al suolo. Il velivolo ha terminato la propria corsa in un campo alla periferia della capitale iraniana e in base a quanto riferito dai media locali, si tratterebbe di un episodio avulso dalla guerra in corso fra Iran e Usa. Sembra infatti che il Boeing 737 abbia avuto un guasto tecnico, e per questo sia appunto precipitato al suolo.
IRAN, PRECIPITA AEREO DOPO DECOLLO: VIETATI I VOLI COMMERCIALI
Delle 176 vittime, nove erano membri dell’equipaggio, mentre 167 erano passeggeri che dovevano recarsi in Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky ha confermato che purtroppo nessuna persona a bordo dell’aereo si è salvata. Intanto la federazione dell’aviazione americana, la US Federal Aviation Administration, ha vietato a tutti i voli commerciali di entrare nello spazio aereo iraniano ed iracheno, dopo il lancio di missili effettuati nelle scorse ore sulle basi Usa di stanza in Iraq. Il divieto è stato imposto visto l’alto rischio di “possibili errori di calcolo e di identificazione” in caso di lancio di missili. In poche parole, i caccia americani nonché quelli iracheni ed iraniani, potrebbero lanciare dei razzi, colpendo per sbaglio dei velivoli appartenenti all’aviazione civile e non a quella militare. Singapore Airlines, come risposta, ha reso noto di aver deviato tutte le rotte per l’Europa che di solito attraversavano lo spazio aereo iraniano.