Ebrahim Raisi, presidente dell’Iran, ha espresso solidarietà a Ismail Haniyeh, leader di Hamas, durante una conversazione telefonica, dopo l’uccisione di tre figli di Haniyeh in un raid israeliano. Raisi ha lodato la resistenza di Haniyeh e ha condannato Israele per i suoi attacchi, descrivendo tali azioni come segno di impotenza e fallimento di fronte all'”asse della resistenza”, un gruppo di milizie regionali sostenute dall’Iran, che include Hamas, Hezbollah, gli Houthi e Katiab Hezbollah.



Dopo l’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre, chiamato “Al-Aqsa Storm” in risposta alle violazioni della moschea di Al-Aqsa, l’Iran ha negato di aver contribuito all’attacco, ma ha elogiato gli sforzi di Hamas. Dal punto di vista geopolitico, queste tensioni tra Hamas e Israele, con il coinvolgimento di altri gruppi regionali sostenuti dall’Iran, riflettono una complessa rete di alleanze e conflitti nel Medio Oriente. Le azioni di Hamas e la risposta di Israele non solo influenzano direttamente la sicurezza e la stabilità della regione ma coinvolgono anche potenze esterne come gli Stati Uniti, che sostengono Israele, e l’Iran, che sostiene diversi gruppi che si oppongono a Israele.



Israele e Hamas, il conflitto in Medio Oriente che coinvolge più potenze

La situazione in Medio Oriente rimane altamente volatile, con impatti potenziali che vanno ben oltre i confini regionali, influenzando la politica internazionale e la sicurezza globale. D’altronde non è un caso che Joe Biden abbia espresso preoccupazione riguardo un potenziale attacco iraniano contro Israele, un gesto che potrebbe significare una grave escalation del conflitto in Medio Oriente.

La Casa Bianca ha enfatizzato il suo impegno nella difesa di Israele, mentre il portavoce John Kirby ha riconosciuto il rischio costante di un attacco significativo nonostante gli sforzi diplomatici con alleati come il Regno Unito e la Germania. La minaccia di rappresaglie iraniane segue un attacco a un consolato iraniano in Siria, che ha scatenato ulteriori tensioni. Le dichiarazioni di Biden e i segnali di allerta da vari paesi suggeriscono che la situazione potrebbe degenerare rapidamente, influenzando non solo le relazioni tra Iran e Israele ma anche l’equilibrio di potere globale, visto il ruolo degli Stati Uniti nella regione.