L’Iran sarebbe pronto ad attaccare l’Arabia Saudita. Questo quanto svelato dal Wall Street Journal, secondo cui l’intelligence saudita avrebbe allertato gli Stati Uniti circa un imminente attacco di Teheran. Uno stato di allerta a Riad, Washington e non solo, che ha indotto tutte le forze militari dell’area, comprese quelle degli Stati Uniti, a farsi trovare pronte in caso di bisogno.
Secondo quanto segnalato dal WSJ, la mossa dell’Iran sarebbe dettata dalla necessità di spostare l’attenzione dei cittadini dalle proteste interne che da settimane ormai imperversano, nonostante il tentativo del governo di reprimerle, e gli Stati Uniti hanno preso sul serio le informazioni fornite loro dai sauditi: «Siamo preoccupati dello scenario di minaccia, e restiamo in costante contatto con i Sauditi attraverso canali militari e di intelligence», le parole al Wall Street Journal un portavoce del National Security Council. «Non esiteremo ad agire in difesa dei nostri interessi e dei nostri partner nella regione». Tra l’altro Iran vorrebbe attaccare sia l’Arabia Saudita quanto la città di Erbil, nel Kurdistan iracheno, dove si trova proprio una base americana.
IRAN PRONTO AD ATTACCARE L’ARABIA SAUDITA: GLI INDIZI DEGLI ULTIMI MESI
A sostenere la minaccia il fatto che da settembre l’Iran sta colpendo con missili e droni proprio il Kurdistan iracheno, e un aereo militare è stato abbattuto, anche se Teheran ha accusato i gruppi separatisti dell’area. Inoltre, il governo iraniano ha accusato pubblicamente gli Usa, l’Arabia Saudita e Israele, di fomentare le manifestazioni interne. A riguardo il comandante della Guardia repubblicana islamica, il generale maggiore Hossein Salami, aveva minacciato pubblicamente i sauditi lo scorso mese, per la copertura mediatica delle proteste.
«Questo è il nostro ultimo avvertimento – aveva detto Salami, secondo i media ufficiali iracheni, nel corso di alcune esercitazioni militari, così come riporta IlSole24Ore – Voi siete coinvolti in queste questioni e sapete di essere vulnerabili». La minaccia dell’Iran pare abbia riavvicinato Washington e Riad, che negli scorsi giorni si erano allontanati per via della decisione dell’Opec di ridurre l’offerta di greggio.