Iran, Russia e Cina, i “giochi della guerra” in Venezuela

Iran, Russia e Cina stanno preparando un’esercitazione militare su larga scala in America Latina. Il Venezuela, infatti, secondo un rapporto del Center for a Secure Free Society, è pronto ad ospitare a metà agosto gli Army Games Sniper Frontier. Si tratta di una ricorrenza annuale che vede diverse nazioni mondiali competere tra loro per definire quale sia la migliore nell’ambito delle azioni di guerra. Consistono in una serie di sfide, in parte individuali e in parte di gruppo, sia giornaliere che notturne, nelle quali i cecchini dei vari eserciti in gara si sfidano per ottenere punti.



Secondo il rapporto del Center for a Secure Free Society, un network globale finalizzato a promuovere la libertà e la sicurezza globale e che segue da vicino l’esercitazione militare in Venezuela, si tratta di una “dichiarazione forte” da parte di Nicolàs Maduro, il presidente venezuelano, di abbracciare i regimi semi autoritari del pianeta. La competizione, infatti, è promossa dalla Russia e vede competere Paesi come Cina, Iran, Vietnam e Bielorussia e sarà svolta per la prima volta nella sua storia nell’emisfero occidentale. Il fatto che la Russia sia attualmente impegnata nel conflitto in Ucraina non le impedirà di partecipare e già a maggio il sito del Ministero della Difesa russo annunciava di aver iniziato gli addestramenti.



Esercitazione militare in Venezuela, la coalizione anti-USA alle porte dell’America

Sembra, insomma, evidente che ospitare l’esercitazione militare in Venezuela sia anche una chiara dimostrazione di forza nei confronti dell’America. Oltre a questo, sempre secondo il rapporto del Center for a Secure Free Society, dimostrerebbe anche che la coalizione tra i regimi dichiaratamente anti-americani stia lavorando per rafforzare le proprie relazioni interne e le influenze diplomatiche e politiche sul mondo.

Recentemente il presidente venezuelano Maduro ha intrapreso un tour diplomatico in Medio Oriente, firmando un accordo con l’Iran per l’attracco di una petroliera iraniana in Venezuela. Un’intesa che secondo il Center for a Secure Free Society ricorda molto quelle stipulate negli ultimi anni tra Repubblica Islamica, Cina e Russia, portando alla luce anche come quest’ultima stia siglando patti militari con il Venezuela (in particolare autorizzando il Cremlino a pattugliare i confini venezuelani, spostando delle truppe al loro interno).



La minaccia alle democrazie occidentali

Alla fine di giugno le autorità argentine avevano individuato e fermato un aereo cargo venezuelano che trasportava membri delle forze rivoluzionarie iraniane. Nei loro telefoni le autorità avevano trovato immagini di carri armati, missili ed altri accessori militari, e secondo il rapporto del Center for a Secure Free Society potrebbe trattarsi dei segnali di un complotto iraniano nell’area del Venezuela. In aggiunta al fatto che recentemente sia anche stata catturata una spia russa proprio in America Latina.

Il mese scorso, infine, il ministro degli esteri cinese ha stipulato un accordo economico con l’America Latina per aumentare l’influenza del Partito Comunista Cinese, redigendone un altro con una banca Svizzera per creare una riserva di yuan volta a contrastare il dollaro americano. Secondo l’analista della sicurezza nazionale Joseph Humire, direttore esecutivo del Center for a Secure Free Society, sentito dal Washington Free Beacon, le esercitazioni militari in Venezuela potrebbero finire per “indebolire la legittimità morale delle democrazie in America Latina”.