L’Iran continua a escludere diversi ispettori nucleari esperti. Secondo rapporti confidenziali dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), il Paese possiede abbastanza uranio arricchito fino al 60% di purezza, quasi pari ad un’arma: potrebbe bastare per tre bombe atomiche. Mercoledì, l’organismo di vigilanza nucleare delle Nazioni Unite ha criticato la decisione dell’Iran di non ritirare l’espulsione di diversi ispettori, annunciata a settembre. La scelta sarebbe “estrema e ingiustificata” e ha affermato l’agenzia che “ha influenzato direttamente e seriamente” il lavoro dell’AIEA.
“La posizione dell’Iran non solo è senza precedenti, ma è inequivocabilmente contraria alla cooperazione richiesta”, ha scritto il capo dell’AIEA Rafael Grossi in un rapporto agli Stati membri dell’agenzia. A settembre, l’Iran ha ritirato l’accreditamento di diversi ispettori. Si tratterebbe, secondo il governo, si una risposta agli “abusi politici” da parte di Stati Uniti, Francia, Germania e Gran Bretagna, secondo Al Jazeera. Ad essere mandati via sono stati otto ispettori di alto livello, tra cui cittadini francesi e tedeschi.
L’Iran ribadisce la sua posizione sul ritiro dell’accreditamento agli ispettori AIEA
Nel rapporto, l’AIEA ha affermato di aver ricevuto mercoledì scorso una lettera dall’Iran, nella quale ribadiva la sua posizione “che era nei suoi diritti” di ritirare l’accreditamento, ma stava “esplorando le possibilità di rispondere alla richiesta” dell’agenzia di ripristinarlo. Come ricorda Al Jazeera, gli Stati membri possono porre il veto agli ispettori incaricati di visitare i loro impianti nucleari ai sensi del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). Grossi, direttore generale dell’AIEA, ha espresso “l’auspicio che la vicenda venga risolta tempestivamente”.
In un rapporto separato, l’AIEA ha affermato che le scorte stimate di uranio arricchito dell’Iran hanno raggiunto più di 22 volte il limite stabilito nell’accordo del 2015 tra Teheran e le potenze mondiali. Le scorte totali di uranio arricchito dell’Iran erano stimate a 4.486,8 kg (9.891,7 libbre) al 28 ottobre, in aumento di 693,1 kg (1.528 libbre) rispetto ad agosto. Il limite del 2015 era fissato a 202,8 kg (447 libbre). L’agenzia ha il compito monitorare il programma nucleare dei Paesi: le nazioni occidentali sospettano da tempo che l’Iran stia sviluppando un’arma nucleare. L’Iran invece nega di voler costruire armi.