L’Iran si sta rafforzando attraverso le guerre in corso nel mondo e l’Occidente potrebbe avere un pericoloso nemico da temere. La questione, come riportato da Le Figaro, riguarda principalmente le tensioni in Medio Oriente. Dagli attentati terroristici del 7 ottobre scorso di Hamas contro Israele ad oggi, infatti, il conflitto si sta lentamente ma inesorabilmente allontanando dal suo epicentro, estendendosi.
In Iraq e Siria, le milizie Shift filo-iraniane stanno aumentando gli attacchi contro le basi americane. Gli Houthi yemeniti fanno lo stesso nel Mar Rosso. L’Iran, silenziosamente, contribuisce alle loro operazioni, fornendo armi e risorse. Il tutto con un nuovo programma nucleare alle spalle. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) denuncia l’accelerazione dell’arricchimento dell’uranio al 60%, da 3 a 9 kg al mese. La sensazione, a fronte di ciò, è che i tentativi degli Stati Uniti e, in particolare, del presidente Joe Biden di incanalare le tensioni e instaurare la calma siano naufragati.
Iran usa le guerre per rafforzarsi contro l’Occidente: il potere di Teheran
La guerra in Medio Oriente tuttavia non è l’unica che l’Iran sta tenendo sott’occhio e che può usare per rafforzarsi contro l’Occidente. Dall’invasione dell’Ucraina, avvenuta a febbraio del 2022, Teheran gode infatti anche del sostegno della Russia e della Cina, fornendo ad una armi e all’altra petrolio. È anche uno strumento di Mosca per aggirare le sanzioni emanate dalle Nazioni Unite. I Paesi, inoltre, si appoggiano a vicenda per quel che concerne il nucleare.
Gli Stati Uniti finora sono riusciti ad evitare l’escalation nelle diverse aree, non rispondendo alle provocazioni e anche dissuadendo Israele dall’intervenire contro Hezbollah in Libano, ma il timore è che Teheran sia pronta a dichiarare guerra ai suoi nemici attivando le sue armi più potenti. L’Iran infatti non è più isolato e la sua influenza sta crescendo sempre di più col passare dei mesi, complici proprio le guerre in corso.