La guerra in Medioriente fra Israele e Hamas, sta provocando delle ripercussioni a livello internazionale, e in particolare, come si legge sul tabloid inglese Guardian, si registrano tensioni in Iraq nei confronti degli USA. E così che la scorsa settimana si sono verificati degli attacchi aerei da parte dell’esercito americano ai danni di gruppi armati iracheni. Nove i combattenti morti: anche se a Gaza si è verificata una debole tregua in Iraq l’intensità degli attacchi è forse aumentata, evidenziando così il rischio di forti ricadute in un Paese a lungo coinvolto nella guerra.



Il Guardian ricorda come martedì e mercoledì scorso l’esercito degli Stati Uniti abbia preso di mira alcuni combattenti ritenuti responsabili di dozzine di attacchi verso le truppe americane in Iraq, la cosiddetta Resistenza Islamica, che ha deciso di rispondere ai “crimini commessi dal nemico contro il nostro popolo a Gaza”, secondo le dichiarazioni rilasciate dagli stessi sul canale Telegram. Il governo USA ha fatto sapere di aver risposto in propria difesa, ma secondo gli iracheni tali attacchi sarebbero la conferma che a decenni dalla prima storica invasione, gli Stati Uniti starebbero ancora calpestando la sovranità irachena. “La gente non vuole gli americani. Sono loro i responsabili della distruzione dell’Iraq”, ha detto Dholfaqar, un iracheno sentito dal Guardian.



TENSIONI IN IRAQ CON GLI USA: “L’AMERICA RESPONSABILE DELLA MORTE DEI BIMBI A GAZA”

Le immagini dei bimbi palestinesi morti ed estratti dalle macerie, hanno riattualizzato vecchi e dolorosi ricordi, ma soprattutto, la rabbia nei confronti degli Stati Uniti, “L’America è responsabile dell’uccisione di bambini a Gaza”, ha detto ancora Dholfaqar. “Tutti gli iracheni stanno dalla parte di Gaza, non solo le fazioni della resistenza, non solo le PMF. Ogni volta che c’è una guerra, ci uniamo”.

L’Iraq è da sempre al fianco della Palestina, e tale schieramento va ritrovato nella radicata identità araba di sunniti e sciiti. E così che quando Israele ha lanciato la sua offensiva il 26 ottobre scorso, dai minareti di Baghdad sono risuonate preghiere a sostegno di Gaza. “Se colpiscono gli americani, che Dio li aiuti. Preghiamo per la loro buona fortuna”, ha detto Munir Al Obaidi, vicepresidente del Consiglio degli studiosi, un’organizzazione religiosa che comprende oltre un migliaio di religiosi sunniti in Iraq.