Tragedia a Karbala, nel centro dell’Iraq durante l’ennesima manifestazione di forti proteste contro il Governo di Baghdad andate in scena nelle ultime settimane. una massa di uomini incappucciati-mascherati ha sparato senza pietà sulla folla in piazza provocando – secondo un primo bilancio della Commissione irachena per i diritti umani – 18 morti e circa 865 feriti, cifre impressionanti che ancora saranno aggiornati visto il seguirsi degli eventi tragici nelle principali piazze del Paese. Il popolo iracheno è sceso in piazza per il quarto giorno consecutivo in una “seconda” ondata di proteste contro il governo del primo ministro Adel Abdul Mahdi. Era iniziato tutto il primo di ottobre quando l’ennesimo provvedimento contestato al Governo (considerato «delle élites corrotte») ha portato giovani e lavoratori in piazza per chiedere un cambiamento drastico della politica nel già disastrato Iraq. La situazione in Siria, la guerra della Turchia e le possibili rivendicazioni dell’Isis dopo l’uccisione del suo Califfo Al Baghdadi non aiutano di certo un sereno superamento dei problemi interni all’Iraq, ma la violenza delle proteste sedate in questi giorni sta raggiungendo livelli difficilmente pensabili.
IRAQ, FORTI SOSPETTI SU POLIZIA PER IL RAID DI KARBALA
Si sospetta e forte della polizia dietro a quegli uomini “incappucciati”: diversi giornalisti dai luoghi degli scontri, Karbala in primis, mandano immagini e video che certificano come la repressione del Governo sulle proteste in piazza stia raggiungendo azioni e illegalità profuse. Il bilancio delle vittime totale da quando sono iniziati i disordini è di almeno 250 persone e da lunedì nella città santa di Karbala è imposto il coprifuoco che teoricamente dovrebbe concludersi questa sera alle 18 ma che rischia di protrarsi dopo l’adesione alle proteste anche di studenti universitari e liceali. Nonostante la minaccia del Premier e del Governo con il coprifuoco, gli studenti sfidano le autorità e scendono in piazza, trovandosi però in queste ultime ore con l’incubo dei raid “mascherati” che sparano direttamente sulla folla senza pietà. Non solo Karbala, soldati sono stati visti picchiare gli studenti con manganelli in due distretti di Baghdad; in un solo weekend il sangue nelle piazze ha portato 74 morti e tremila feriti. L’emergenza è tutt’altro che finita e inquieta per i prossimi giorni a venire con le proteste che non sembrano fermarsi nonostante lo spargimento di sangue.
#Karbala tonight. A massacre is taking place. #SaveKarbala pic.twitter.com/QNzoWlp2Zg
— Hiwa Osman (@Hiwaosman) October 29, 2019
Breaking: very scary news coming out of Karbala, the government has used force to break the civil protest , the world is watching the Iraqi government use violence day by day without any interference or pressure to stop it. #Iraq pic.twitter.com/N9zvMBESVs
— Steven nabil (@thestevennabil) October 28, 2019