Emozionante il duetto tra Irene Grandi e Bobo Rondelli, uno dei migliori della terza serata del Festival di Sanremo 2020. Scelgono “La musica è finita” per omaggiare Umberto Bindi, una canzone illuminata e illuminante, ma anche difficile da interpretare. I due però non sbagliano, anzi la voce di Bobo Rondelli suscita il desiderio di vederlo sul palco dell’Ariston, ma in gara. Le loro voci comunque si sono ben combinate, e anche i social apprezzano il duetto. «Irene Grandi può cantare qualsiasi cosa. Rock, pop, jazz, cantautorato ed è credibile sempre. Crea magia con un sussurro, con una carezza e poi ti spettina con la sua vena anticonformista e unica. È patrimonio prezioso. E anche stasera ha incantato. #festivalsanremo2020», «#BoboRondelli che piacere rivederlo. Con lui, chiudi gli occhi, vedi #Livorno i Livornesi le storie che racconta. Buona anche l’interpretazione. Con #IreneGrandi», scrivono su Twitter. (agg. di Silvana Palazzo)



IRENE GRANDI E BOBO RONDELLI, DUETTO SANREMO 2020

Irene Grandi e Bobo Rondelli: un duetto tutto toscano al Festival di Sanremo 2020. La voce di tanti successi della musica italiana, fra cui “Bruci la città” e “La cometa di Halley”, proporrà nella serata delle cover la reinterpretazione con l’aiuto del cantautore e poeta livornese del brano “La musica è finita”, datato 1967 e che, in origine, ebbe come voce narrante quella di Ornella Vanoni. In particolare, Irene Grandi, nella potenza del suo canto, potrebbe incarnare l’appello disperato di chi farebbe di tutto per rendere ancor più forte un amore che tende a volare via, trasportato come da una brezza. Rondelli, invece, facendo ricorso alla sua vocalità, sembra incarnare il profilo ideale per tratteggiare e dare voce a un arrivederci traboccante di tristezza e desolazione. La canzone sarà dunque rivoluzionata? Difficile dirlo con certezza: l’animo rock e la grinta di Irene Grandi farebbero pensare a una netta inversione di tendenza, ma la presenza di Rondelli funge quasi da contraltare a cotanto vigore, al punto da rendere imprevedibile il risultato finale della loro performance matuziana.

BOBO RONDELLI, CHI È IL CANTAUTORE LIVORNESE

Irene Grandi sul palco con Bobo Rondelli, dicevamo. Un artista, quest’ultimo, nato nel 1963 nella città di Livorno e che a gennaio ha preso parte, insieme all’ex stella della squadra labronica Igor Protti, a un appuntamento capace di fondere la gastronomia e la buona musica, divenendo, di fatto, ambasciatore per una sera delle sonorità e delle tipicità musicali della sua terra d’origine. Un personaggio, Bobo Rondelli, che ricalca con assoluta fedeltà l’anima prevalentemente nostalgica del Comune toscano, ergendosi dunque a suo rappresentante su qualsivoglia palcoscenico. Non solo: come si legge su alcune testate giornalistiche nazionali e locali, a 40 anni dalla scomparsa di un altro livornese illustre, Piero Ciampi, e nell’ambito della rassegna dedicata alla memoria di quest’ultimo, Rondelli ha asserito “di essere particolarmente legato al brano ‘In un palazzo di giustizia’”, singolo scritto da Ciampi proprio nell’anno della sua nascita, il 1963, poiché le melodie e il testo riconducono la mente “a un film di Antonioni”. Di una cosa possiamo essere certi: cultura e poesia, a Sanremo, non mancheranno di sicuro.

A IRENE GRANDI L’ONORE DI APRIRE IL FESTIVAL DI SANREMO 2020

È toccato a Irene Grandi aprire la gara ufficiale del Festival di Sanremo 2020 dopo l’incursione irriverente di Fiorello. Di fronte alla platea del Teatro dell’Ariston, l’artista non ha nascosto l’emozione di essere stata la prima a debuttare, per un ritorno sulle scene da molto tempo agognato dai suoi fan. E l’emozione si è vista tutta, anche per una performer esperta come lei. Di pressioni, infatti, ce ne sono state tante: Irene manca dal Festival da parecchi anni; il suo brano porta inoltre la firma di un gigante come Vasco Rossi e deve misurarsi con avversarie decisamente più giovani e “social”. Ma alla fine, Irene Grandi ha portato a casa una prima, grande vittoria, con una voce che esplode tutta, con la sua incontenibile potenza. “Innamorata della libertà, ho perso ogni pazienza e ogni fragilità, da sempre arrabbiata da sempre sbagliata”, canta Irene Grandi con le parole che ha scritto per lei Vasco Rossi: una combo perfettamente riuscita che ha già collezionato già grandi successi in passato. Ma la Grandi ci mette molto di suo, con un crescendo di emozioni che fa dire a i suoi fan: finalmente, lei, finalmente è tornata.

“Mi sento d’incanto e il mondo è mio, e se ti manco allora non dirlo adesso che questo è il posto mio. E finalmente io”: Irene Grandi ha chiuso la sua esibizione nella prima puntata del Festival di Sanremo 2020 con un finale più che perfetto. Il pubblico l’ha acclamata a gran voce, rispecchiandosi nella sua energia, e traendo dalla sua forza quella grinta in più che spesso manca nelle esibizioni sul palco dell’Ariston. Non sfugge il look da rocker – ma più trasandato – sfoggiato nella prima serata: lei gioca con le linee, ma strizza l’occhio alla semplicità: incanta con la voce e seduce con lo sguardo. Ricordiamo che a firmare “Finalmente io”, brano che è riuscito a posizionarsi quarto nella classifica provvisoria della prima serata di Sanremo, non si è mosso solo Vasco Rossi, ma anche Gaetano Curreri, uno dei big più amati della musica italiana, che nel 2016 ha trionfato sullo stesso palco con la  canzone “Un giorno mi dirai”. Le porterà fortuna per il prosieguo della gara? Viste le ampie premesse, i fan non sembrano avere alcun dubbio.