La cosiddetta New Ira, dopo qualche giorno, ha ammesso in un comunicato le proprie responsabilità per la morte di Lyra McKee la giornalista nordirlandese uccisa a Derry lo scorso giovedì notte: “Offriamo le nostre scuse sincere” dicono in una nota i militanti della nuova organizzazione terrorista e che è stata pubblicata sul quotidiano The Irish News. La reporter sarebbe stata uccisa per errore nel corso di quelli che hanno scritto la rivendicazione chiamano “un attacco al nemico” (ovvero le forze di polizia), con la McKee che si è venuta dunque a trovare nel posto sbagliato al momento sbagliato e cadendo sotto i proiettili. Al momento il partner della 29enne e la famiglia non hanno ancora replicato ma come prima conseguenza sono state scarcerate le due persone fermate in un primo momento mentre a finire in manette è stata una donna di 57 anni sospettata di avere alcuni legami con questa nuova genesi dell’Ira (Irish Republican Army). (agg. di R. G. Flore)



“CAUSA DEL VUOTO POLITICO POST BREXIT”

La donna arrestata questa mattina per la morte di Lyra McKee è accusata e sospettata di attività terroristiche legate alla Nuova Ira: lo ha reso noto la polizia di Derry dopo che l’Irlanda del Nord si è alzata oggi con il messaggio “a sorpresa” del gruppo repubblicano in merito all’ammissione del delitto “per errore”. Per Alan Bairner, conoscitore dell’Irlanda del Nord avendoci abitato per venticinque anni e insegnando politica all’Università dell’Ulster, il significato dell’ammissione è da ricercare nel complesso vuoto politico post-liti sulla Brexit. Intervistato dall’AgenSir, Bairner spiega «il messaggio della Nuova Ira è in realtà ai propri sostenitori: “Sì, abbiamo sbagliato, ma voi sapete che il nostro vero obiettivo era quello giusto, colpire i poliziotti che sono i nostri nemici”». Ancora il politologo spiega come l’intento della Nuova Ira è quanto nazionalista quanto terroristico: «È chiaro che se spari indiscriminatamente sulla folla qualche innocente verrà ucciso. I terroristi riaffermano, con le loro scuse, l’obiettivo di un’Irlanda unita e di nemici che vanno uccisi». Da ultimo, secondo Bairner, nel Nord Irlanda la situazione è tutt’altro che serena da ben prima del delitto McKee: «L’estrema povertà di questa zona del Regno Unito, a confronto della capitale del Nord Irlanda, Belfast. A tanti giovani senza lavoro e senza speranze, che non hanno visto i frutti dell’accordo di pace, la Nuova Ira garantisce un ruolo e un obiettivo nella vita».



IRLANDA DEL NORD, IL DELITTO MCKEE

Ad uccidere la giornalista Lyra McKee negli scontri a Derry in Irlanda del Nord prima di Pasqua è stata la Nuova Ira, il gruppo repubblicano che prende spunto dal ben più noto “Esercito Repubblicano Irlandese” che diede vita ad una delle più sanguinose battaglie per l’indipendenza dai britannici (con numerosi attacchi terroristici che hanno segnato la storia del Novecento nel Regno Unito). Il gruppo odierno ha di fatto ammesso la responsabilità dell’omicidio definito “un errore tragico” visto che i veri obiettivi erano i poliziotti che stavano dietro alla sventurata giovane cronista negli scontri di giovedì santo a Derry. In una lunga dichiarazione rilasciata al The Irish News, l’organizzazione Nuova Ira «porge le più sincere scuse al partner, alla famiglia e agli amici di Lyra McKee per la sua morte»: il quotidiano garantisce che la nota diffusa dal gruppo repubblicano è autentica visto che hanno utilizzato un particolare codice di riconoscimento conosciuto solo a Belfast. Ricordiamo che la 29enne McKee è stata colpita alla testa da alcuni spari mentre la polizia e i repubblicani combattevano nel quartiere di Creggan a colpi di cariche e risposte armate.



LE SCUSE DELLA NUOVA IRA

Nella nota il gruppo “discendente” dell’Ira prova a giustificarsi dicendo che le azioni di rivolta dello scorso giovedì sono state provocate dalla polizia e che quegli spari erano rivolti a «forze nemiche» e non verso Lyra McKee. «Nel corso dell’attacco al nemico, Lyra McKee è stata tragicamente uccisa mentre era in piedi accanto alle forze nemiche – si legge ancora nella dichiarazione riportata da The Irish News – Giovedì sera, a seguito di un’incursione a Creggan da parte di forze britanniche pesantemente armate che hanno provocato disordini, l’IRA ha schierato i nostri volontari». In mattinata, dopo la nota della Nuova Ira, le forze dell’ordine nordirlandesi hanno fatto sapere di aver arrestato una 57enne accusata di aver sparato materialmente alla giornalista Lyra McKee. Dopo l’omicidio erano stati arrestati due ragazzi, di 18 e 19 anni, che però sono stati rilasciati ieri avendo dimostrato di non c’entrare nulla con gli spari e l’omicidio della giovanissima cronista. Dopo la bufera politica seguita dal delitto McKee, i 6 principali partiti dell’Irlanda del Nord (compresi gli unionisti e i repubblicani, rivali acerrimi) hanno rilasciato una congiunta dichiarazione: «E’ stato un atto inutile, come inutile è distruggere i progressi compiuti negli ultimi 20 anni, che hanno il sostegno incontrastato della gente di tutto il mondo».