Irma Testa, prima pugile donna nella storia italiana a qualificarsi per un’Olimpiade (e a conquistare una medaglia a cinque cerchi), è intervenuta in qualità di ospite a “Belve”, trasmissione di Rai Due condotta da Francesca Fagnani. L’azzurra ha esordito dicendo di vedere le corde del ring alla stregua di una prigione, perché “sai che per 15 minuti non puoi uscirne. Chi mena prima, mena due volte: se anticipi l’avversario, lui resta immobile e ha bisogno di 2-3 secondi per riprendersi”.



Poi, un tuffo nel passato, nella Torre Annunziata della sua infanzia: “Nella mia città non riuscivo a vivere, avevo bisogno di andare via e mi sono buttata sul pugilato, lasciando la mia terra a 14 anni. Essere omertosi o indifferenti in quelle zone significa per me essere complici: a 10-11 anni vedevo motorini in sosta con sacchi di cocaina davanti. La gente si fermava e la acquistava tranquillamente Io non ci facevo caso, era tutto normale. Vedeo mia madre per tanto tempo fare fatica a fare la spesa e io non volevo continuare con quella situazione”.



IRMA TESTA: “SONO STATA TRADITA IN AMORE. FISICAMENTE MI PIACCIO”

Per fare il pugilato, ha spiegato Irma Testa, “devi essere matto, perché comunque ti fai male. I miei pugni? Io non punto a fare male, punto alla velocità e la mia specialità è il jab, perché tiene la distanza. Sono più attendista che picchiatrice, uso tanto la testa”. Nella vita “sono stata tradita a livello sentimentale e io non perdono. Perdere un incontro? È umiliante, perché significa che si è sbagliato qualcosa e si è stati inferiori all’avversaria. Mi sento una primadonna, nel mio lavoro: ho bisogno di tante attenzioni, anche in palestra. Posso essere fastidiosa, ma so che quelle attenzioni a me fanno bene”.

Infine, il capitolo legato al coming out di Irma Testa: “Fisicamente mi piaccio, mi darei un 7. Oggi sono single, non sono innamorata. Il mio coming out? Se fa notizia, sta a significare che ancora non è normale. Ho deciso di farlo dopo la medaglia di bronzo alle Olimpiadi, in quanto essa ha protetto la mia carriera. Ho sempre avuto paura di mettere a rischio la mia immagine. La parola lesbica? Non mi piace su di me, perché mi piacciono le donne, ma nel futuro potrebbe esserci un uomo, provo attrazione anche verso gli uomini”.