L’IRPEF è un’imposta diretta personale progressiva che viene pagata da tutti coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente oppure d’impresa. L’imposta si paga ogni anno e viene calcolata secondo un determinato prospetto. Esistono diversi scaglioni che servono a determinare la percentuale relativa alla quota Irpef da pagare, al netto di alcune spese, tributi, tasse e imposte che bisogna preventivamente sottrarre. Vediamo in che modo è possibile pagare l’Irpef 2023.



IRPEF 2023: chi è esente dal pagamento

L’IRPEF 2023 è un’imposta che devono pagare tutti i lavoratori dipendenti, equiparati al lavoro dipendente oppure coloro che percepiscono redditi di impresa ad eccezione di coloro che si trovano nella no tax area. Esistono alcune aliquote IRPEF che sono state ridotte per l’anno fiscale 2023. Ecco come funziona il meccanismo di calcolo. Anzitutto va chiarito che prima di pagare l’Irpef 2023, quindi l’imposta sui redditi delle persone fisiche, bisogna calcolare l’imposta netta dovuta per determinare il reddito mensile, considerando anche lo stipendio netto dei contributi INPS a carico del lavoratore, l’indennità di trasferta e la parte imponibile delle indennità e degli assegni vari.



Poi dobbiamo determinare anche il netto mensile ottenuto dagli oneri deducibili per ottenere l’importo fiscale. A questo punto sarà possibile applicare l’aliquota IRPEF prevista in base al proprio scaglione.

Una volta ottenuta l’IRPEF lorda, bisognerà sottrarre anche le detrazioni fiscali per ottenere l’IRPEF 2023 netta. In sostanza l’IRPEF si applica una volta sottratte tutte le spese deducibili.

IRPEF 2023: scaglioni sulla base del reddito lordo

Per i lavoratori a partita Iva invece, poiché non possono dedurre nulla, si sottrarrà soltanto il coefficiente di redditività. Quindi le partite IVA che hanno un coefficiente di redditività al 78% dovranno considerare 7800 su 10000 euro. A quel punto potranno applicare la percentuale Irpef che segue alcuni scaglioni:



  • Il primo scaglione comprende i contribuenti con un reddito lordo compreso tra 0 e 15.000 euro: in questo caso l’aliquota Irpef è pari al 23% e corrisponde ad una tassazione di 3.450 se il reddito è pari a 15.000 euro.
  • Poi abbiamo il secondo scaglione fatto da coloro che percepiscono un reddito tra 15.000 e 1 e 28 mila euro che avranno un’aliquota al 25%.
  • L’aliquota al 35% è invece corrisposta da coloro che hanno un reddito lordo compreso tra 28001 e 50.000 euro;
  • mentre coloro che hanno un reddito superiore ai 50.000 euro pagheranno l’aliquota IRPEF più alta vale a dire il 43%.

Coloro che appartengono alla no tax area, non pagheranno l’IRPEF e quindi sono considerati tutti i lavoratori che hanno un reddito lordo inferiore a 8174 euro.