Pagare le tasse potrebbe essere molto spesso un fastidio: ogni volta che arriva il mese di giugno infatti tutti i contribuenti sono alle prese con la dichiarazione dei redditi, il modello 730 e i rimborsi IRPEF al 19%. Ma c’è anche la possibilità di destinare il 5xmille, l’8xmille e il 2xmille ha determinati enti. Come avviene questa sorta di donazione? A chi vanno veramente i fondi erogati?



Irpef e donazioni: cosa sono e che finalità hanno

Prima di tutto va specificato che queste opzioni hanno determinati beneficiari e finalità specifiche e contribuiscono a sostenere cause sociali e istituzioni o enti.
L’IRPEF infatti offre ai contribuenti la possibilità di destinare una percentuale del proprio reddito a beneficiare specifici. Tra tutte le opzioni disponibili abbiamo l’otto per mille, il 5 per mille e il 2 per mille.



Per quanto concerne l’otto per mille il contribuente può scegliere tra lo Stato e le confessioni religiose. La scelta può essere effettuata compilando il modulo 730-1 da allegare alla dichiarazione dei redditi oppure consegnandolo in busta chiusa presso un ufficio postale o mediante un centro di assistenza fiscale (Caf).

Questa donazione è regolata dalla legge 222/1985 che stabilisce anche in quali modalità lo Stato e la Chiesa cattolica possano utilizzare i fondi raccolti e le altre confessioni religiose hanno stipulato accordi con lo Stato per beneficiare Di questa misura. Va da sé, che tutti i destinatari di questa donazione devono aderire e rispettare le disposizioni della legge sopra citata.



I beneficiari dell’8 per mille invece sono tenuti a utilizzare i fondi per finalità specifiche e stabilite per legge. Lo Stato può impiegare i fondi anche per interventi straordinari come le calamità naturali, pensiamo all’alluvione in Emilia Romagna avvenuta in questi giorni. L’assistenza ai rifugiati che costituisce un problema permanente data la zona strategica delle coste meridionali dell’Italia, oltre alla conservazione dei beni culturali.
La Chiesa cattolica dovrà destinarli alle esigenze di culto della popolazione, il sostentamento del clero e agli interventi caritativi per la collettività nazionale o paesi in via di sviluppo.

Irpef e donazioni: 5×1000 e 2×1000

Invece la destinazione del 5 per mille e del 2 per mille è totalmente differente: il 5 per mille infatti è destinato agli enti no profit e alle iniziative sociali dei comuni ed è stata introdotta con la finanziaria del 2006 e stabilità definitivamente nel 2014 anche se la riforma del terzo settore del 2017 ha portato alcune modifiche al suo regolamento. Ad esempio, gli enti no profit beneficiari devono individuare le finalità più adatte e sono sempre tenuti a dare conto dell’utilizzo dei fondi percepiti. I comuni sono invece vincolati a destinare le risorse alle proprie attività sociali.

Il 2 per mille consente ai contribuenti di destinare lo 0,2% della propria IRPEF ad un partito politico o associazione culturale. Questa misura è stata introdotta dal governo Letta nel 2013.