La strada per la pace è ancora lunga per Iryna Vereshchuk, vicepremier dell’Ucraina. Ne ha parlato oggi a L’Aria che tira, parlando anche dell’eventuale ingresso nella Nato, considerato passo successivo a quello nell’Unione Europea. “Voi vedete come noi stiamo lavorando con le armi della Nato, stiamo imparando molto velocemente. Noi vogliamo essere anche membri della Nato, oltre che dell’Ue. Dobbiamo aggiungere questa componente alla nostra sicurezza”. Per quanto riguarda la tempistica relativa all’ingresso nell’Ue, Vereshchuk non si sbilancia: “Ma spero che arriverà sotto la presidenza Zelensky. Stiamo eseguendo tutte le raccomandazioni necessarie”.



Il processo di adesione alla Nato non comincerà dopo l’ingresso nell’Ue: “Tutto questo accadrà in parallelo. Noi dobbiamo fare tutto al più presto. Mario Draghi ha fatto il suo passo a nome dell’Italia, ha votato per l’Ucraina e io so che saremo membri dell’Ue”. Tutto ciò non ha a che fare con la guerra con la Russia per Iryna Vereshchuk: “Non ha nulla a che fare con la guerra, sapete benissimo che Putin sapeva che non c’erano colloqui con la Nato. Come vedete, questa cosa non ci ha salvato dalla guerra. La Russia già nel 2003 voleva prendere una parte dell’Ucraina, ora vuole distruggerci. Lui non vuole che l’Ucraina sia una nazione”.



“PACE LONTANA, RUSSIA VUOLE ALLUNGARE GUERRA”

Per quanto riguarda l’andamento della guerra, Iryna Vereshchuk a L’Aria che tira si è detta fiduciosa circa la vittoria: “Ci sono possibilità, questo dipende dalla consegna delle armi dall’Occidente. Più ne riceveremo, meglio andranno le cose. Noi ci contiamo molto”. Pur riconoscendo l’aiuto che sta arrivando dall’Occidente, la vicepremier ucraina ritiene debba essere maggiore e più rapido: “Perché la Russia vuole allungare il conflitto. Non bisogna farlo trascinare, prima arrivano le armi, prima tornano pace e stabilità in Europa”. Ora però la strada per la pace è lunga: “La Russia non ha intenzione di sedersi al tavolo delle trattative, vogliono distruggerci. Dobbiamo essere uniti, agire insieme e più velocemente. Noi cercheremo di vincere, dobbiamo farlo insieme. La civiltà deve vincere sulla dittatura. La Russia deve capire che questo ricatto non andrà da nessuna parte”.



E non è possibile concedendo territori: “A chi dice che si possono territori, chiedo: sareste disposti a dare parte del vostro territorio? Comunque lui (Putin, ndr) andrà avanti”. A proposito degli aiuti che stanno arrivando la vicepremier ucraina non fa distinzioni: “Noi vogliamo ringraziare tutti, senza eccezioni. Non contiamo chi dà di più e chi meno. Biden rappresenta il paese numero uno al mondo, quindi può fare di più, ma ringraziamo comunque per tutto l’aiuto che riceviamo”.