Isabella Ferrari è pronta per portare in scena l’erotismo virtuale. L’attrice, con Sergio Castellitto, è protagonista dello spettacolo “Ci sono giorni che non accadono mai”, di Valerio Cappelli in cui interpretano Evaristo e Silvia che si incontrano con Facebook dando vita ad uno scambio di messaggi e di conversazioni anche “intime” spinti dal desiderio, ma anche dalla consapevolezza che, forse, non s’incontreranno mai. «Evaristo chiede a Silvia una foto senza nulla addosso sapendo che forse non si incontreranno mai in carne e ossa, o forse proprio per quello. Si confessano tutto, crisi coniugali comprese, perché si sono ritagliati una zona franca, di libertà assoluta, protetta da ogni forma di realtà», racconta Isabella Ferrari al Corriere della Sera. Lo spettacolo debutterà a Ravenna il 9 luglio e sarà l’occasione per i due attori d’incontrarsi per la prima volta. Oltre a non aver mai lavorato insieme, infatti, hanno fatto le prove sul web. «Non ci siamo mai incrociati in scena. Praticamente ci vedremo per la prima volta a Ravenna, il 9 luglio, al debutto dello spettacolo», ha aggiunto l’attrice.
ISABELLA FERRARI: “LA DISTANZA E’ PREZIOSA IN CERTE RELAZIONI”
Tornare a teatro sarà l’occasione per Isabella Ferrari di uscire dopo il lockdown che ha trascorso con tutta la sua famiglia. Prendendo spunto dal suo personaggio teatrale, l’attrice sottolinea come la distanza, in alcune relazioni, sia fondamentale per non rovinare tutto. Pur essendo felice di tornare a lavoro, l’attrice ammette di essere stata felice di aver trascorso tanto tempo a casa con i suoi figli. «È una delle pochissime verità che accomuna tante mamme: la gioia di averli avuti in casa, aver potuto seguirli, guardarli. Con le mie figlie abbiamo fatto esercizio fisico in terrazza, con Giovanni abbiamo parlato tanto. E proprio lui, diciottenne, mi ha insegnato una grande cosa. Un giorno mi ha detto: “mamma ma perché tutti aspettano chissà qualche normalità che deve tornare? La normalità è già qui, la stiamo vivendo”. Ha ragione», ha concluso l’attrice sottolineando quanto sia importante, tuttavia, avere una vita sociale ed uscire anche solo per chiacchierare con il barista.