Il dna che verrà estratto dallo scheletro di donna ritrovato casualmente lunedì scorso tra i cespugli a Maghera sarà confrontato anche con quello di Isabella Noventa, impiegata padovana uccisa 7 anni fa, il cui corpo non è mai stato trovato. Stando a quanto riportato dall’Ansa, serviranno alcune settimane prima che il patrimonio genetico dei resti umani – cioè un teschio e alcune ossa – sia disponibile per essere confrontato con il dna di Isabella Noventa. L’agenzia di stampa cita anche fonti qualificate, secondo cui ci sono minime possibilità che lo scheletro possa essere quello della padovana sparita nel nulla, omicidio per il quale i fratelli Freddy e Debora Sorgato stanno scontando trent’anni di carcere.



Al momento, dunque, resta una suggestione quella che le ossa umane possano appartenere a isabella Noventa. La svolta ci sarà solo con i risultati degli esami di laboratorio disposti dalla procura di Venezia, visto che non si sa neppure se i resti siano di donna o uomo. Le prime voci parlavano di ossa femminili, ma solo per grandezza. L’esame medico-legale dovrà spiegare anche come sia avvenuta la morte della persona poi abbandonata nel campo. (agg. di Silvana Palazzo)



Isabella Noventa e il giallo dei resti umani a Marghera

Isabella Noventa è scomparsa nel 2016 e per la sua morte sono stati condannati l’ex compagno Freddy Sorgato, la sorella dell’uomo, Debora Sorgato, e l’amica Manuela Cacco. 30 anni di carcere ai primi e 16 anni e 10 mesi a quest’ultima per l’omicidio della 55enne di Albignasego (Padova) di cui si persero le tracce nella notte tra il 15 e il 16 gennaio. Il corpo di Isabella Noventa non è stato ritrovato, ma la recente scoperta di alcuni resti umani nelle campagne di Marghera (Venezia) apre all’ipotesi che possa trattarsi di lei.



A trovare ossa e brandelli di vestiti, ora al vaglio degli inquirenti, sarebbe stato un gruppo di operai che, il 30 gennaio scorso, si sarebbe imbattuto in alcuni resti tra cui un cranio, un femore e un bacino. Una notizia inizialmente avvolta nel massimo riserbo, ma per cui ora si ipotizza un legame con il caso di Isabella Noventa. Almeno due elementi, però, punterebbero in direzione opposta: un orologio e un paio di scarpe che non risulterebbero compatibili con quanto indossato abitualmente dalla vittima. In particolare, le calzature rinvenute nei pressi delle ossa avrebbero un numero diverso da quello portato da Isabella Noventa. La cautela è d’obbligo e il fratello della 55enne, Paolo Noventa, non si fa illusioni: occorrerà attendere l’esito dell’esame del Dna per accertare se si tratti di lei.

I resti di Isabella Noventa a Marghera? L’ipotesi sul caso della 55enne

I resti del corpo ritrovato a Marghera poche settimane potrebbero appartenere a Isabella Noventa. L’ipotesi tiene banco nelle cronache delle ultime ore e mantiene accesa la speranza che la famiglia della 55enne possa darle una degna sepoltura, ma le incognite saranno sciolte soltanto all’esito del test del Dna che accerterà la reale identità del cadavere. Secondo una prima datazione fornita dal medico legale, quanto scoperto nelle campagne della provincia di Venezia risalirebbe a circa sette anni fa, un’epoca compatibile con la scomparsa di Isabella Noventa.

Ci sarebbe un altro elemento importante nel quadro dell’ipotesi che i resti umani scoperti da alcuni operati a Marghera possano essere di Isabella Noventa, e lo riporta in queste ore Chi l’ha visto?: Freddy Sorgato, l’ex compagno della vittima condannato a 30 anni di carcere per l’omicidio della 55enne, secondo l’analisi dei tabulati telefonici si sarebbe recato in quella stessa zona il giorno dopo la sparizione della donna. Uno spostamento “sospetto” che sarebbe avvenuto quando ancora l’uomo non era finito nel cono investigativo e non era attenzionato dalla giustizia. Al netto di tutte le ipotesi, gli esami scientifici potranno consentire l’eventuale identificazione e dire se si tratta di lei.