E’ arrivata questo pomeriggio la conferma delle condanne a carico dei fratelli Freddy e Debora Sorgato e di Manuela Cacco, tutti imputati nel processo sull’omicidio di Isabella Noventa, assassinata nel 2015. Si tratta delle condanne definitive emesse dai giudici della Cassazione e che hanno così confermato la pena a 30 anni per omicidio premeditato e distruzione di cadavere emessa in appello ai Sorgato e a 16 anni a Manuela Cacco, ritenuta loro complice. Le motivazioni saranno rese note nelle prossime settimane. Con la sentenza giunta nel pomeriggio di oggi viene di fatto sigillata anche la ricostruzione dell’omicidio fatta nel corso delle indagini coordinate all’epoca dal pm Giorgio Falcone. Il corpo della segretaria di Albignasego non è mai stato ritrovato. Il presunto movente all’origine del delitto sarebbe l’intenzione di Debora di interrompere il rapporto tra il fratello Freddy e Isabella. Freddy Sorgato è in carcere a Padova, Debora a Verona e Manuela Cacco è invece nel carcere di Venezia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ATTESA PER LA SENTENZA DI TERZO GRADO

Anche la trasmissione Chi l’ha visto seguirà tutte le novità relative alla sentenza di terzo grado sull’omicidio di Isabella Noventa e che potrebbe contribuire a mettere definitivamente la parola fine su un caso controverso. La Cassazione dovrà esprimersi sulle posizioni dei tre imputati, ovvero i fratelli Freddy e Debora Sorgato e su Manuela Cacco. Cosa è successo davvero alla segretaria di Albignasego? Oggi potrebbe giungere la verità definitiva, o almeno è quello che ormai da anni si aspetta il fratello della vittima, Paolo Sorgato, che ai microfoni della trasmissione di Rai3 ha ammesso in queste ore: “Spero che oggi volti pagina”. A parlare ai medesimi microfoni anche il legale difensore di Freddy Sorgato che poco prima di entrare in aula all’inviata ha spiegato: “Chiederemo l’assoluzione e l’esclusione della premeditazione, quindi l’annullamento” e il ritorno ad un nuovo processo. Per il Pg in aula invece è “indubbia e sentenza di condanna è ineccepibile”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



OMICIDIO ISABELLA NOVENTA: CONDANNA A 30 ANNI PER FRATELLI SORGATO?

Giornata importante quella di oggi per quanto riguarda il caso relativo all’omicidio Isabella Noventa. Come ricorda il programma di Rai Uno, Storie Italiane, è attesa quest’oggi la decisione della Cassazione in merito agli imputati Freddy e Deborah Sorgato, accusati di aver ucciso Isabella Noventa, e di aver fatto poi sparire il corpo assieme a Manuela Cacco. In Appello i due imputati erano stati condannati a 30 anni di carcere, pena già “sentenziata” in primo grado, mentre Cacco era stata condannata a sedici anni di carcere. “Le prove sono schiaccianti, la difesa di Freddy Sorgato cerca difendere un indifendibile”, le parole di Paolo Noventa, fratello della vittima, come riferito da Fanpage e dalla trasmissione di Rai Uno, riferendosi al ricorso presentato dai legali degli imputati, che invece parlano della presenza di una “quarta persona” sulla scena del crimine.



ISABELLA NOVENTA, OGGI LA CASSAZIONE: LA RICOSTRUZIONE DEGLI EVENTI

Isabella Noventa è stata uccisa nella notte fra il 15 e il 16 gennaio del 2015 a Noventa Padovana, in provincia di Padova. La ricostruzione dell’accusa racconta di come Isabella sarebbe stata attirata in trappola nella villa di proprietà di Freddy Sorgato, invitandola a fare una serata insieme, e poi sarebbe stata uccisa dallo stesso ex fidanzato assieme alla sorella. Il movente, il fatto che la presenza della 55enne vittima nella vitta del Sorgato fosse ormai indesiderata. La sorella Deborah avrebbe colpito la vittima alla testa con un martello e poi l’avrebbe soffocata con un sacchetto di plastica in testa. I due fratelli avrebbero poi fatto sparire il cadavere assieme alla Cacco. La scomparsa di Isabella Noventa era venuta a galla solo diversi giorni dopo il suo effettivo omicidio, e Freddy Sorgato, intervistato sulla vicenda, aveva raccontato di aver passato una piacevole serata con l’ex, e di averla poi accompagnata a Padova. A supporto della tesi anche le riprese delle videocamere cittadine, ma in realtà si trattava di una messinscena: Manuela Cacco aveva vestito i panni di Deborah Sorgato, per provare ad eludere le telecamere.