Protagonista di “Solo per passione”, Isabella Ragonese veste i panni della grande fotografa Letizia Battaglia, scomparsa recentemente. Ospite di Oggi è un altro giorno, l’attrice ha spiegato: “Lei è sempre stata provocatoria, cercava sempre di contraddire. La fortuna di fare questa serie è stata quella di frequentarla. Lascia tanti ricordi personali, momenti brevi ma intensi, e la voglia di fare, la voglia di futuro. Pensava sempre a quello che doveva fare. E c’è molto lavoro da fare per le donne e contro la mafia”.
Interpretare i panni di Letizia Battaglia non è stato semplice, ha rivelato Isabella Ragonese: “È stato molto difficile interpretarla perchè hai la responsabilità di raccontare la vita di una persona. C’è ansia e rispetto per il materiale così pesante. La seguo dai 25 ai 65 anni, periodo in cui si cresce e si matura. E poi da palermitana ho rivissuto dei traumi. Noi riproponiamo come sono nate le fotografie di Letizia e vedere il sangue, i colori, gli odori mi ha fatto capire che tipo di lavoro era”.
ISABELLA RAGONESE A OGGI È UN ALTRO GIORNO
Tanti i meriti di Letizia Battaglia, Isabella Ragonese ha tenuto a ricordare: “Era una donna che si faceva ascoltare, che si faceva sentire. Ha iniziato a farsi sentire in un periodo in cui se non alzavi la voce nessuno ti dava la parola. La serie segue il suo bisogno di libertà dopo aver conosciuto la repressione. Ha avuto un atteggiamento spavaldo in un mondo di uomini”. Nel corso del dialogo con Serena Bortone, la nota attrice è tornata sulla strage di Capaci e sul dramma di via D’Amelio: “Sono eventi che hanno influito su tutti, in special modo sui palermitani. E’ stato un trauma. Io ero piccola, ero alle medie, ma ricordo quelle sensazioni e le porto sempre con me. Ricordo sempre con i brividi la frase di Caponnetto ‘non mi faccia parlare, è finito tutto’. Da questo tunnel di buio, c’è stata la prima reazione di una città che diceva no alla mafia”.