Isabelle Adjani, icona del cinema d’Oltralpe, ha concesso un’intervista al settimanale “F”, al cui interno ha rivelato che nella sua esistenza si alternano la voglia di libertà all’amore nei confronti della recitazione. Di fatto, “apparire e poi scomparire è la scelta che mi ha permesso di dare al mio lavoro la giusta dimensione e, al tempo stesso, di concedermi quelle pause necessarie per ricaricare le energie positive. Sono stata una mamma spesso assente, e questo mi ha fatto sentire in colpa”, ha asserito.



L’attrice ha spiegato di avere cercato di fare del suo meglio, ma “per essere una buona madre non esiste alcun copione e fare di tutto per diventarlo può creare parecchi problemi. Un figlio impone alla madre di disfarsi dell’idea di maternità di cui è convinta. Il copione menzionato da Isabelle Adjani, peraltro, non esiste neppure con gli uomini, come ha avuto modo di imparare nel corso della sua esistenza: “Ho avuto compagni poco coraggiosi, che hanno preferito la via di fuga alle responsabilità. È stata una delusione enorme, ne sono uscita a pezzi. Ma il tempo mi ha insegnato che quel dolore mi ha aiutato a crescere e a imparare che si può fare a meno degli uomini”.



ISABELLE ADJANI: “HO DECISO DI NON TENERE CONTO DELLA MIA ETÀ”

Nel prosieguo della chiacchierata con i colleghi di “F”, Isabelle Adjani ha riferito che la voglia di esserci a qualsiasi costo non le interessa, né le piacciono le strategie di comunicazione per promuovere l’immagine. Per la diva del cinema francese contano “la qualità, la vocazione, la passione verso un mestiere che ho amato fin da bambina. In una società dominata dai social e dalla visibilità, l’unica cosa a cui tengo è stare in pace con me stessa: sprecare tempo nel tentativo di creare un falso sé è inutile e pericoloso”.



Nella sua carriera, Isabelle Adjani ha vinto cinque César, un Orso d’Argento, un David di Donatello e il filo rosso che lega i film della sua carriera è rappresentato dal rapporto padre-figlia: “Che sia presente oppure no, la figura del padre è sempre stata fondamentale nei miei film. Forse perché ho sempre cercato mio padre anche sul set: lui non esprimeva facilmente i suoi sentimenti, aveva un grande senso del pudore e del segreto, parlava con lo sguardo”. Il tempo che passa, non preoccupa l’attrice: “Ho deciso di non tenere conto della mia età. Mi dà fastidio che mi venga ricordata, io stessa non me ne preoccupo, ma non per civetteria, semplicemente perché la maturità deve rispettare i canoni estetici che le appartengono. Ciò che mi fa paura sono gli effetti che il tempo ha sulla mente, non ricordare le battute, avere vuoti di memoria”.