L’ISEE 2025 potrebbe escludere dal calcolo sia i libretti postali che i titoli di Stato. La proposta è arrivata in Bilancio già nel 2024, ma la normativa non è mai stata applicata prima d’ora. Con l’arrivo della bozza alla Camera si presuppone che l’anno prossimo possa essere attuata.

A stabilire l’attuazione della normativa vigente saranno le commissioni parlamentari, che potrebbero decidere di escludere i titoli e i libretti postali fino a 50.000€. Una decisione che nasce – probabilmente – dall’ipotesi che questi investimenti vengano sfruttati per abbassare l’ISEE.



ISEE 2025: i coinvolti nell’esclusione

Dall’ISEE 2025 potrebbero essere esclusi una serie di prodotti finanziari, tra cui: i libretti postali, i BTP, i buoni postali fruttiferi, i CcT, i CTz, i BoT e i prodotti finalizzati al risparmio e del pubblico retail (ad eccezione degli investitori istituzionali).

Rinunciando al calcolo dall’ISEE 2025 di tali strumenti finanziari, i nuclei familiari si ritroverebbero a pagare più tasse e con il rischio – in base all’adeguata proporzione – di perdere l’assegno unico, i bonus sociali per la luce e per il gas, gli incentivi per il nido e per lo psicologo).



Si stima che il rialzo dal reddito economico annuo possa inficiare dello 0,20% da sommare al totale. Allo Stato questa manovra costerebbe 44 milioni di euro in più (le cui risorse finanziarie sono state già reperite nel Bilancio precedente).

L’impatto con i bonus

Nonostante abbiamo accennato a dei potenziali rischi di perdere molti bonus (a fronte delle prossime esclusioni dall’ISEE 2025), c’è da dire che le soglie che permettono l’accesso ad essi sono molto basse, e dunque risulterebbe improbabile non aderire a nessuno di questi.

L’unica differenza impattante potrebbe essere sull’assegno unico, visto che gli importi dipendono dal reddito.



Esempi concreti

La simulazione arriva direttamente dal Caf Acli sotto richieste de Il Sole 24 Ore. L’esempio riporta come scenario una famiglia composta da quattro nuclei: 2 genitori e 2 figli. Il reddito è da lavoro dipendente e con un patrimonio di 79.000€ (la casa è di proprietà).

Nell’ipotesi che questa famiglia abbia investito 25.000€ in titoli di Stato il loro ISEE potrebbe ridursi dell’8,6% con una riduzione significativa di 2.000€. E se l’investimento salisse fino al tetto massimo (50.000€) il loro ISEE nel 2025 potrebbe scendere fino al 17,2% (nonché 4.000€).