Boom di Isee in questi primi giorni del 2024. La rete dei Caf (centri di assistenza fiscale) ha inviato all’Inps nei primi sette giorni del nuovo anno 190mila Dichiarazioni sostitutive uniche (Dsu) per l’aggiornamento dell’indicatore della situazione economica equivalente delle famiglie, che si effettua ogni anno e si calcola in base ai redditi e ai patrimoni relativi a due anni prima. Stando a quanto evidenziato dal Sole 24 Ore, sono 30mila in più rispetto a quelle inviate nello stesso periodo del 2023, quando la corsa al rinnovo dell’Isee procedeva più lentamente. L’accelerazione è dovuta alla necessità di blindare gli aiuti. Sono molteplici, infatti, le prestazioni sociali il cui accesso è vincolato a certe soglie Isee o il cui importo è modulato in base all’indicatore.
Infatti, nel 2023 sono stati elaborati 10,97 milioni di Isee dall’Inps, per un aumento dello 0,6% rispetto all’anno prima, in base ai dati riferiti alle pratiche gestite dall’Inps lo scorso anno e forniti in anteprima al quotidiano economico. Invece, le Dsu sono calate leggermente: 11,83 milioni, quindi -0,2% in un anno. Ciò potrebbe riflettere una maggiore efficienza del sistema, in quanto potrebbe aver ridotto le Dsu multiple da parte di ogni richiedente, inviate per modifiche e correzioni. Le pratiche Isee inviate dai Caf nel 2023 invece sono state l’1,2% in meno rispetto all’anno precedente. Una leggera flessione forse riflesso del successo parallelo della procedura precompilata online attraverso cui sono state inviate oltre 1,7 milioni di Dsu, con un incremento del 10,2% su base annua.
CORSA AI RINNOVI ISEE PER NON PERDERE BONUS SOCIALI
La corsa al rinnovo dell’Isee, come dicevamo, si lega all’intreccio di scadenze delle diverse prestazioni sociali, termini per cui è vincolante l’aggiornamento dell’indicatore in tempi stretti. Ad esempio, quest’anno debutta l’Assegno di inclusione, che sostituisce il Reddito di cittadinanza, così come il Supporto per la formazione e il lavoro per i soli profili “occupabili”, lanciato nel luglio scorso. Per passare dal precedente strumento al nuovo, l’Inps ha introdotto una deroga, ma con una scadenza, chiarendo che la verifica dei requisiti ai fini dell’erogazione a gennaio e febbraio, se ricorrono anche tutte le altre condizioni reddituali e patrimoniali, è effettuata sulla base dell’Isee vigente al 31 dicembre 2023, ma per l’erogazione successiva del beneficio bisogna aggiornare l’Isee. Quindi, se nel mese di marzo non è stato rinnovato, la prestazione verrà sospesa.
Ma devono rinnovarlo entro fine febbraio anche 5,48 milioni di famiglie con figli che percepiscono l’assegno unico universaleIsee. La scadenza è fissata al 29 febbraio, altrimenti si riceverà dall’Inps l’importo minimo. Successivamente solo chi aggiornerà l’Isee entro fine giugno potrà ottenere i conguagli della misura a partire da marzo. L’Isee serve anche per ottenere il bonus sociale gas e luce, il bonus nido, la carta Dedicata a te, il bonus psicologo, la garanzia sui mutui per l’acquisto della prima casa, la sospensione delle rate dei mutui sull’abitazione principale per chi è in difficoltà.