Quello che arriva dall’Associazione Genitori Scuole Cattoliche (AGeSC) è un allarme preoccupante che torna a ribadire la necessità di escludere l’Assegno unico universale dai calcoli che stanno alla base dell’ISEE, l’indicatore (più volte criticato) della condizione economica di una famiglia utile a richiedere le prestazioni di welfare. Un problema, ricordano i vertici dell’associazione in una nota pubblicata dal quotidiano Avvenire, che è stato sollevato già “due mesi” fa e che ha portato (positivamente) all’istituzione di “un tavolo interministeriale” che dovrebbe trovare una soluzione all’impatto dall’Assegno unico sul valore del proprio ISEE familiare, i cui lavori sono ancora in corso.



Partendo dal principio, l’AGeSC ricorda che secondo quanto segnala il Forum delle Associazioni Familiari l’impatto della misura comporta “un incremento del parametro” sulla situazione economica, “causando la paradossale situazione per cui questa agevolazione porterebbe a perdere i requisiti per usufruire di altre prestazioni“. Similmente all’Assegno unico (ricorda ancora la nota dell’associazione) si dovrebbe riaprire anche il tavolo per discutere “l’esclusione dal conteggio dell’ISEE dei titoli di Stato“, altrettanto paradossalmente un limite alle prestazioni necessarie alle famiglie in difficoltà.



L’allarme AGeSC: “Il pluralismo educativo è a rischio, l’ISEE va riformato”

Ma oltre ad unirsi all’appello del ‘colleghi’ del Forum Familiari, i vertici AGeSC ci tengono a portare alla luce un altro problema collegato all’annosa questione dell’ISEE: la storpiatura causata dall’Assegno unico e dai titoli di Stato rischia, infatti, di incidere “sulle misure dedicate al pluralismo educativo e alla liberà di scelta educativa”. Tra queste misure la nota ricorda “i bandi per i voucher di istruzione”, oppure anche la cosiddetta “Dote scuola” che si può richiedere in Lombardia, Piemonte ed Emilia e che sono “dedicate alle famiglie che scelgono la scuola paritaria” e che (ovviamente) possono essere richieste solo in base all’ISEE.



L’invito è chiaro, oltre che “urgente“, ed è rivolto al Governo affinché “si attivi per arrivare ad una soluzione definitiva delle criticità derivanti dalla stortura dell’impatto dell’Assegno Unico sull’Isee”, perché senza una accelerazione “del lavoro presso il tavolo ministeriale” per evitare che “una prossima modifica del regolamento in corso d’anno con un conseguente aggiornamento degli indici” comporti l’esclusione di famiglie che “ne avrebbero avuto diritto“.