Ha suscitato sgomento la notizia dell’arresto del 38enne Nicola Ferrara, originario della Puglia ma residente a Milano, avvenuto proprio nel capoluogo della Lombardia con l’accusa di apologia e istigazione all’adesione all’Isis. L’uomo, arrestato dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale. Stando a quanto raccolto dalle forze dell’ordine nell’ambito della loro attività investigativa, il giovane aveva aderito alle posizioni più estremiste, di matrice salafita, e si serviva delle piattaforme social per divulgare l’ideologia dello Stato islamico. Come? Mediante la condivisione di materiale multimediale e fotografico teso a celebrare gli atti violenti commessi dai terroristi. Inoltre, avrebbe frequentato con regolarità un’associazione culturale meneghina, denominata “Al Nur” e di chiaro orientamento sunnita, entrando in contatto con due minorenni che pregavano all’interno del centro sopra menzionato, ai quali avrebbe confidato la sua vocazione estremista. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



ISIS, ARRESTATO GIOVANE ITALIANO PER PROPAGANDA VIA WEB

Un ragazzo italiano è stato arrestato perchè ritenuto affiliato all’Isis. Il giovane di 38 anni è finito in manette, fermato dai carabinieri del ros di Milano, dopo che lo stesso aveva diffuso attraverso internet e i social, materiale di propaganda in favore dello Stato Islamico. Grazie ad un’accurata indagine, come riferiscono i colleghi di TgCom24.it, si è scoperto che l’arrestato si fosse radicalizzato nel 2015, e lo stesso era in contatto attraverso il web con altri estremisti islamici, invitando poi i propri interlocutori ad abbracciare la jihad globale contro gli infedeli d’occidente. Nei confronti del 38enne l’accusa ipotizzata dagli inquirenti è quella di istigazione a delinquere aggravata dall’uso del mezzo telematico, e lo stesso si trova al momento in carcere in attesa poi che si proceda al fermo e di un eventuale processo.



ISIS, ARRESTATO 38ENNE ITALIANO: DIFFUSE IMMAGINI CHOC

Il giovane si chiama Nicola Ferrara, è residente a Milano ma è originario della Puglia, precisamente di Bari, e secondo quanto raccolto dagli investigatori avrebbe portato avanti per cinque anni una “ossessiva” opera di diffusione di file audio e video, ma anche immagini di matrice terroristica su internet, in particolare attraverso Facebook con il profilo Issa Ferrara, nonché sulla piattaforma Soundcloud, una sorta di “social” della musica in cui si possono caricare brani. Fra le immagini diffuse da Ferrara, quelle di Bin Laden, degli attacchi alle Torri Gemelli dell’11 settembre 2001, nonché di Al Bagdadi, ma anche foreign fighters, donne col mitra in mano e bambini già armati che giurano di uccidere i miscredenti. Una propaganda a dir poco inquietante correlata anche da intercettazioni audio, come quella risalente a poche settimane fa, al 27 marzo, quando lo stesso 38enne commentava l’epidemia di coronavirus con le parole “è una cosa di Allah, una cosa positiva” perché “la gente sta impazzendo” e per i non musulmani “tutto l”haram adesso è difficile farlo”, ovvero, gli occidentali non avrebbero più potuto portare avanti i propri vizi.

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