IL SONDAGGIO SUI PAESI CHE MINACCIANO L’EUROPA

Dopo 31 giorni di guerra atroce in Ucraina gli effetti e le conseguenze sulla vita di tutti i giorni iniziano a farsi pesantemente sentire: i sondaggi politici stilati da AnalisiPolitica – annunciato nell’editoriale su “Libero Quotidiano” del fondatore e direttore Arnaldo Ferrari Nasi – mostrano un’evoluzione del binomio guerra-problemi in Italia che va oltre questa volte i ben noti guai sul fronte energetico e di materie prime conseguenti dal conflitto tra Russia e Ucraina.



Il sondaggio messo a punto da AnalisiPolitica fa capire che al momento gli italiani vedono minacce più pericolose e inquietanti non dalla Russia ma dai Paesi islamici e pure dalla Cina: su un campione di 1000 italiani over-18, è stata posta la domanda secca «quali sono fra questi Paesi, i più aggressivi nei confronti dell’Unione Europea?». Ebbene, la risposta ha sorpreso decisamente in quanto non è Putin il nemico n. 1 visto dagli occhi degli italiani: al 23% troviamo i Paesi islamici – in particolare laddove vi è rinnovata la presenza dell’Isis – al 18% la Cina, 16% la Russia, 8% Turchia, 4% Regno Unito, 3% Usa e il 28% che dichiara di non sapere/non voler rispondere.



ANALISI POLITICA: “ITALIANI SPAVENTATI PIU DA SUD CHE DA EST”

Il sondaggi nasce dal dibattito sempre più insistito nei consessi internazionali ed europei per una possibile “difesa comune” dell’Ue in un futuro non tanto lontano. La richiesta giunta da più Paesi di un esercito europeo comune per far fronte alle minacce della sicurezza anti-europea non ha ancora trovato il pieno accordo e nemmeno gli ultimi vertici Nato-Ue-G7 hanno sciolto la problematica. Resta però la possibilità concreta di avanzare su quel fronte, specie vedendo il dibattito-scontro in politica interna sulla spesa militare “ritoccata” sul 2% del Pil come richiesto dalla Nato: mezzo Governo Draghi non è d’accordo e così si è rinnovato l’eterno dilemma anche in Italia del rapporto tra strutture sovranazionali e Paesi. Dal sondaggi promosso da AnalisiPolitica emerge con chiarezza che al momento è più l’Isis e la Cina comunista a rappresentare pericolo e minaccia all’Europa, piuttosto che la Russia di Putin. Secondo Ferrari Nasi, è l’appartenenza politica più che il profilo sociodemografico a distinguere gli italiani: «chi si sente di destra pone l’accento su una percepita aggressività dei Paesi islamici e della Cina; al contrario, tra chi si sente di sinistra si parla un po’ di più di Russia e di Turchia». Insomma, dal sondaggio pare evidente che le vere minacce “percepite” siano da cercare più a Sud che non dall’Est europeo, con il conflitto tutt’ora in corso tra Kiev e Mosca.

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