ISIS rivendica attentato in chiesa

L’ISIS ha rivendicato l’attentato alla chiesa pentecostale di Kasindi, nel nord est della Repubblica Democratica del Congo. Lo fanno sapere gli stessi tramite un comunicato diffuso sul loro canale Telegram, rivendicando l’attacco e sostenendo di essere riusciti ad eludere i controlli delle forze militari congolesi. Anche l’esercito avrebbe confermato la colpevolezza dell’ISIS, sostenendo la tesi che si sia trattata di una vendetta.



“I combattenti dello Stato Islamico”, si legge nel comunicato emanato dall’ISIS, “sono riusciti a piazzare e far esplodere una bomba all’interno di una chiesa cristiana nella città di Kasindi. Un’ulteriore prova dei fallimenti delle recenti campagne militari delle forze del Congo e dei loro alleati per garantire la sicurezza dei cristiani”. Da tempo, infatti, nel nord del paese si combatte una silenziosa guerra tra l’esercito congolese e le forze armate dell’ISIS, ora raccolte sotto lo stendardo della Provincia dell’Africa Centrale dello Stato Islamico (ISCAP) e conosciuto anche con il nome di ADF/MTM, ovvero “Forze Democratiche Alleate/Città del Monoteismo e dei Mujahedeen”.



L’esercito: “è stata una vendetta dell’ISIS”

Concretamente, l’attentato a cui si riferisce l’ISIS nel suo comunicato è avvenuto attorno alle 12 domenica nella località di Kasindi, in Congo. Gli attentatori avrebbero piazzato un ordigno all’interno di una chiesa durante una funzione che aveva raccolto un buon numero di fedeli al suo interno. In totale a causa dell’esplosione avrebbero perso la vita 17 persone, mentre i feriti sono stati diverse decine.

Fin da subito è stato tristemente chiaro che fosse stato presumibilmente causato dall’ISIS ancora attivissimo nell’area e che prende di mira da tempo le comunità religiose che non aderiscono all’islam. Nei momenti immediatamente successivi all’esplosione, il capitano delle forze militari congolesi aveva detto di aver arrestato il responsabile, “un individuo di nazionalità keniana”. “Si è trattato”, aveva commentato il capitano, “di un attentato perpetrato dai terroristi dello Stato Islamico, che ha subito forti perdite inflitte dall’esercito congolese in diverse battaglie. “Siamo in possesso di informazioni affidabili secondo le quali, di fronte alle perdite subite, i terroristi si preparavano ad attacchi contro agglomerati civili“, aveva spiegato, esortando la popolazione a non sottovalutare la minaccia terroristica, prendendo le dovute precauzioni.