“Se dovessi scegliere una sola parola per descrivere il male del nostro tempo, direi Islamismo”, a scriverlo sulle colonne del quotidiano L’Express, come riportato da Il Foglio, è stato Boualem Sansal. Il romanziere algerino, autore di “2084”, ha commentato l’attentato a Salman Rushdie, il collega indiano accoltellato sul palco del Chautauqua Institution, nello stato di New York, da un estremista, poiché colpevole di avere scritto il libro “Versetti satanici”, ritenuto blasfemo.



“Nessun fenomeno ha talmente trasformato il mondo, sconvolto, sfigurato, pervertito, terrorizzato. Nessuna malattia ha mietuto così tante vittime, gettato così tanti paesi in subbuglio e persone sulla strada dell’esilio. Nessun’altra verità suprema è servita così tanto a giustificare e moltiplicare i peggiori abomini sulla terra, commessi dai musulmani”, questa la riflessione dello scrittore. Inoltre, ha sottolineato come il fenomeno si stia espandendo in tutto il mondo in questo secolo. “Vi si fa sempre più presente, sempre più incalzante, conquistatore, arrogante e omicida. Se trova la porta chiusa, entra dalla finestra e, se è murata, entra dal camino, e quando non c’è più nessuna apertura disponibile, entra per la strada maestra di internet”.



“Islamismo è il male”, la riflessione di Boualem Sansal

Il “male del secolo”, così come lo ha definito l’autore algerino Boualem Sansal, non è l’Islam in sé, bensì l’Islamismo. “Islam è una religione di pace e di tolleranza, è una religione di amore, non ha nulla a che vedere con l’islamismo, non si devono fare amalgami pericolosi e idioti. Gli islamisti non sono musulmani, i musulmani vivono il loro Islam nel rispetto rigoroso di altre credenze anche se sono false e se l’Islam le ha già condannate”, ha scritto sulle colonne di L’Express.



Finché “i musulmani risvegliati da un miracolo non si mobiliteranno per salvare la loro religione dalle grinfie degli islamisti”, tuttavia, i Paesi stranieri cercheranno di sfuggire al “male”. “Poiché non si può fermare o scacciare una religione, si rifiutano i suoi fedeli. Sforzo vano. Troppo tardi, l’Islam è ovunque a casa, un padrone geloso nei suoi possedimenti”, ha concluso.