L’Isola delle Rose, la storia vera raccontata dal film diretto da Sydney Sibilia con protagonisti Elio Germano, Matilda De Angelis, Fabrizio Bentivoglio e Luca Zingaretti. Negli anni ’60 Giorgio Rosa, ingegnere industriale, rincorre il suo desiderio di libertà realizzando il progetto più iconico della sua carriera: un’isola libera e autonoma. L’ingegnere industriale era contrario alle leggi dell’epoca e alla burocrazia e in una caldo giorno d’estate durante una vacanza a Rimini viene colto dalla geniale idea di realizzare un’isola personale, un polo turistico con tanto di bar, ristoranti ed alberghi.



Un progetto che decide di presentare alla Capitaneria di Porto di Rimini e su cui ha lavorato per circa 10 anni. Nel 1965 inizia la costruzione dell’isola realizzata con pali in acciaio riempiti in calcestruzzo conficcati per 40 metri di profondità sul fondale. Al di sopra di questa struttura viene installata una piattaforma in calcestruzzo armato e acciaio di 20 x 20 metri sulla quale il progetto era di realizzare 5 piani da 400 m2 ciascuno.



Storia vera L’Isola delle Rose, il film racconta il geniale progetto di Giorgio Rosa

Il progetto di Giorgio Rosa de L’Isola delle Rose viene accolto criticamente dai giornali dell’epoca; basti pensare che il Messaggero del 1968 scriveva a quei tempi: “l’isola cominciò a nascere nel 1964 a opera dell’ing. Giorgio Rosa, residente a Bologna, per sperimentare – disse allora il costruttore – una nuova tecnica di costruzione in mare aperto impiegando cemento e acciaio”. L’idea di Rosa era quella di realizzare un’isola artificiale libera e all’avanguardia con la presenza di attività, bar e negozi. Un progetto che attira la curiosità di tantissimi turisti, ma non mancano le critiche e i sospetti di chi ipotizzava fosse stata costruita per ospitare spie e missili russi.



Non solo un’isola libera, l’idea di Giorgio Rosa era di realizzare una micronazione indipendente, chiamata Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose. Un progetto che riesce a realizzare, ma che ha vita breve visto che viene demolito da parte dello Stato Italiano con tanto di esplosivo dopo soli 55 giorni.