Soldati israeliani hanno annunciato alla tv I24 di aver trovato “bambini con le teste decapitate” a Kfar Azza, un kibbutz preso d’assalto dai miliziani di Hamas a Gaza. Come spiegato dalla stessa fonte, “intere famiglie sono state fucilate nei loro letti”. Sono stati trasportati sulle barelle circa 40 neonati e bambini piccoli. L’esercito di Tel Aviv ha rimosso i corpi di decine di cittadini israeliani nel kibbutz vicino Sderot, dove hanno trovato case bruciate, mobili sparsi e auto incendiate. Qui, a sud di Israele e a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza, Hamas ha compiuto alcune delle azioni più violente, uccidendo centinaia di persone e prendendone in ostaggio decine di altre.



I soldati israeliani, come riporta Sky Tg24, hanno girato di casa in casa per portare via i morti. Qui hanno trovato “bambini con le teste decapitate” e intere famiglie uccise nei propri letti. Nei kibbutz, i bambini vivono come una comunità: non vengono educati solo dai genitori ma anche dalle altre famiglie. Dormono inoltre tutti insieme: facile bersaglio, dunque, per i militari di Hamas. A tre giorni dall’attacco, l’esercito ha permesso alla stampa straniera di entrare nei luoghi della strage, una delle aree più colpite dai miliziani palestinesi, per documentare i segni e le tracce del passaggio dei soldati.



Israele, dramma nel kibbutz di Kfar Aza

Alla Reuters, il generale maggiore israeliano Itai Veruv ha dichiarato: “Si vedono bambini, madri, padri nelle loro camere da letto, nelle loro stanze di protezione e  si vede come i terroristi li hanno uccisi. È stata una carneficina“. Stupore negli occhi dei militari: “È qualcosa che non ho mai visto nella mia vita. È qualcosa che immaginavamo dai nostri nonni, dalle nostre nonne nei pogrom in Europa e in altri luoghi. Non è qualcosa che è accaduto nella storia recente” ha dichiarato.

Il Kibbutz è una forma associativa volontaria di lavoratori, basata sul concetto di proprietà collettiva. Quello di Kfar Aza ora è un cumulo di macerie circondato da corpi. Come riporta Sky Tg 24, si tratta di una comunità di ispirazione socialista, in cui si lavorava ricevendo in cambio il lavoro degli altri. Si tratta di luoghi fondanti della società ebraica, che attirano persone da tutto il mondo. In questo kibbutz viveva anche una coppia di cittadini italiani che ora risulta scomparsa. I miliziani di Hamas hanno attaccato violentemente Kfar Azza, uccidendo intere famiglie e bambini.