Il ministero della Sanità Hamas ha annunciato che le forze israeliane hanno colpito l’ospedale anglicano Al-Ahli Arabi Baptist Hospital di Gaza City, provocando la morte di circa 500 persone. Come riportato da Al Jazeera, l’ospedale è stato bombardato senza alcun preavviso. All’interno c’erano diverse famiglie, che vi avevano trovato rifugio: tra le vittime ci sarebbero molte donne e bambini. Il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha spiegato di “non avere ancora i dettagli” del bombardamento ma ha sottolineato che “sembra difficile credere che ci sia un numero così alto di vittime”, spiega Open. Ha dunque invitato alla cautela, accusando Hamas di condividere “false informazioni” sui bombardamenti.



Nel frattempo, a Tel Aviv e in altre regioni di Israele si è attivato l’Iron Dome per intercettare i missili in arrivo dalla Striscia. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in visita a Tel Aviv, si è nascosto in rifugio antiaereo mentre nella città risuonavano le sirene per l’attacco in corso. Israele intanto ha fatto sapere che sta valutando opzioni alternative all’invasione via terra della striscia di Gaza.



Israele ha ucciso Ayman Nofal di Hamas

Proprio nel giorno in cui Israele ha colpito l’ospedale di Gaza uccidendo almeno 500 persone secondo i primi bilanci, Hamas aveva annunciato la morte di Ayman Nofal, capo dell’ala militare conosciuta come «Abu Ahmad» e figura del partito-milizia di alto rango. L’uomo era finito nel mirino di Israele già da tempo ed era stato obiettivo di diverse operazioni nella Striscia di Gaza, inclusa l’operazione «Protective Edge» del 2014. In seguito all’annuncio di Hamas, l’esercito israeliano ha diffuso il filmato dell’attacco. Le forze israeliane hanno inoltre annunciato che gli aerei da combattimento hanno eliminato il leader responsabile della direzione degli attacchi missilistici.



Sempre un raid dell’esercito israeliano ha provocato la morte di almeno sei persone che si erano rifugiate in una scuola a Gaza: a renderlo noto è stata l’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. “Almeno 6 persone sono state uccise questo pomeriggio quando una scuola dell’Unrwa è stata colpita nel campo profughi di al-Maghazi. Ciò è scandaloso e dimostra ancora una volta un flagrante disprezzo per la vita dei civili. Nessun posto è più sicuro a Gaza, nemmeno le strutture delle Nazioni Unite” ha scritto sul proprio profilo X l’agenzia. Bombardamenti anche dal lato opposto: dalla Striscia una salva di razzi è stata lanciata nel centro di Israele. Per tutti gli aggiornamenti sull’ospedale di Gaza, qui il pezzo con le ultime novità.