Continua la tensione tra Israele ed Hamas nella striscia di Gaza, con il conflitto iniziato circa 48 ore fa e raccontatao dagli inviati di Rete 4 alla trasmissione Diario del giorno, diretta da Andrea Giambruno. I numeri ufficiali del conflitto parlano di circa 700 morti tra le file israeliane, con l’aggiunta dei 260 giovani morti durante il rave, il numero di prigionieri, invece, è imprecisato, qualcuno parla di 130 persone, mentre i feriti sono oltre 2.500. Terribile anche il bilancio della rappresaglia di Israele che conta circa 489 vittime, molti civili, 2.700 feriti.



Il premier di Israele, contestualmente, ha richiesto la mobilitazione totale, richiamando nell’esercito anche i riservisti e annunciando ufficialmente l’entrata in guerra. Insomma, la situazione è veramente tragica e, purtroppo, destinata a peggiorare ulteriormente. Una pagina che mette a rischio anche la vita dei numerosi giornalisti inviati sul campo per raccontare il conflitto, tra i quali Elia Milani, inviato di Rete 4 per Diario del giorno. Ieri, infatti, l’inviato è stato sorpreso durante un servizio da un bombardamento che l’ha costretto a lasciare la strada in cui faceva un servizio, mentre oggi, in diretta, dopo aver dato la linea allo studio ha alzato un braccio, chiamando il suo cameraman perché lo seguisse e dandosi alla fuga. “Siamo entrati con la polizia in un rifugio”, racconta Elia Milani, “siamo di corsa perché siamo talmente vicini alla striscia di Gaza perché prima vediamo i razzi arrivare e poi sentiamo il messaggio, la sirena”.



Cosa sta succedendo tra Israele e Hamas

Il conflitto tra Israele ed Hamas ha continuato ad essere protagonista della diretta di Diario del giorno, con l’inviato da Gerusalemme che racconta come la situazione sia tragica anche nella capitale israeliana. Le strade, infatti, sono deserte, mentre le sirene anti bombardamento continuano a suonare, quasi incessantemente, e gli aeroporti stanno annullando tutti i voli previsti per la giornata. Contestualmente, Elia Milani si è spostato poco più avanti rispetto a dove si trovava poco prima, quando è stato sorpreso dai bombardamenti in diretta, mostrando a Diario del giorno i danni che ha prodotto un altro missile che l’aveva avvicinato circa un 20ina di minuti prima.



Parlando della situazione ad Israele, Milani spiega che “la maggior parte dei razzi lanciati dalla striscia di Gaza vengono intercettati dal sistema antimissile Iron Dome. Sono missili che vengono sparati nel cielo e hanno un tecnologia avanzatissima, oltre che un costo molto molto elevato per ognuno, ma intercettando la maggior parte dei razzi che vengono lanciati. Senza Iron Dome la situazione sarebbe devastante. Ormai i conflitti e le tensioni tra Hamas ed Israele tengono conto di questa variabile, che comunque non è una garanzia al 100% perché comunque alcuni razzi cadono”. Poco dopo, invece, Elia Milani ancora in diretta dai pressi della striscia di Gaza, racconta di una nuova tensione che li ha costretti a scappare, con un carro armato israeliano poco distante da loro “che ha sparato dentro a Gaza. È stata un’esplosione abbastanza forte e ci siamo spaventati perché pensavamo fosse l’arrivo di un razzo che avesse colpito qui dietro. È un continuo qui, bombardano con i jet, con i carri armati, con i droni, dall’altra parte con i razzi”.