È stato un vero e proprio attacco – riferisce il portavoce Onu Andrea Tenenti – “deliberato” contro la missione UNIFIL in Libano quello compiuto nella tarda serata di ieri da Israele e che ha causato il ferimento (fortunatamente non mortale) di almeno due Caschi Blu indonesiani: l’obiettivo degli attacchi – compiuti in due casi con droni esplosivi e in un terzo con l’ausilio di un vero e proprio carro armato – erano le due basi italiane della missione ONU e il quartier generale regionale situato in quel di Naqura che ha costretto all’immediato intervento del ministro Guido Crosetto, reduce di una lunga discussione con l’ambasciatore di Israele a Roma.



Partendo dal principio, a dare conferma dell’attacco da parte di Tel Aviv è stato il già citato Tenenti che – interpellato da Ansa – ha spiegato che “un carro armato Merkava dell’esercito israeliano ha sparato verso una torre di osservazione” del quartier generale UNIFIL in Libano, distruggendola e “facendo cadere” i due militari indonesiani che si trovavano al suo interno; mentre in un secondo momento – sempre i militari israeliani – “dei droni hanno sparato [contro] l’ingresso del bunker dove si erano rifugiati i caschi blu” danneggiando i sistemi di comunicazione e un veicolo.



“I soldati dell’esercito di Israele – continua Tenenti – hanno deliberatamente sparato e disattivato le telecamere di monitoraggio” di una delle due basi italiane della missione ONU, colpendo anche la sede in cui (ovviamente prima del conflitto) “si tenevano regolari riunioni tripartite” tra Libano, Tel Aviv e ONU; ma fortunatamente oltre a qualche apparecchiatura e ai due soldati lievemente feriti non si ha notizia di particolari danni o morti.

Il ministro Guido Crosetto: “Gli attacchi di Israele ad UNIFIL sono inaccettabili”

Immediata – dopo gli attacchi di Israele contro l’UNIFIL – la reazione del ministro Guido Crosetto che ha immediatamente convocato l’ambasciatore di Tel Aviv con il quale si è intrattenuto in una discussione (i cui contenuti non sono ovviamente noti, per quanto immaginabili) durata circa un’ora; e mentre dal conto di Tel Aviv non è ancora arrivato nessun commento – e stranamente neppure nessuna smentita – dalla Francia è stata convocata una riunione di emergenza dei paesi sostenitori della missione mediorientale dell’ONU che ha già trovato il consenso di Roma.



Dal conto suo, il ministro Crosetto dopo la riunione con l’ambasciatore ha definito questo tipo di incidenti del tutto “intollerabili” esortando ogni attore in gioco ad “evitarli accuratamente”: il titolare della Difesa spiega di aver “protestato con il mio omologo israeliano e con l’ambasciatore”, contattando anche le Nazioni Unite che fanno da capo dalla missione UNIFIL per “ribadire l’inaccettabilità di quanto sta accadendo nel Sud del Libano“.