Alta tensione in quel di Tel Aviv, capitale di Israele, a causa dello scoppio di un drone dei ribelli Houthi. Secondo quanto emerso in queste ultime ore, così come riferito da TgCom24.it, l’esplosione del velivolo a controllo remoto avrebbe ucciso un uomo e nel contempo avrebbe ferito altre persone. A complicare la situazione, il fatto che l’esplosione del drone Houthi sia avvenuta nel quartiere di Tel Aviv dove sorge l’ambasciata degli Stati Uniti, a pochi metri dallo stesso edificio.
Sembrerebbe quindi un attacco diretto all’America, anche se al momento è ancora presto per arrivare a delle conclusioni certe. La cosa certa è che Ron Huldai, sindaco di Tel Aviv, ha dichiarato lo stato di massima allerta dopo l’attacco Houthi, e nel contempo sarebbe valutando di cedere il controllo del valico di Rafah, invitando poi la popolazione a rispettare le decisioni delle istituzioni locali.
DRONE HOUTHI ESPLODE A TEL AVIV: “UN ERRORE UMANO”
Ma come mai non è entrato in azione Iron Dome, il sistema missilistico anti aereo di Israele? In base a quanto emerso sembra che l’aviazione avesse identificato il drone Houthi in arrivo su Tel Aviv, ma per un errore umano non meglio specificato lo stesso aereo radiocomandato non è stato abbattuto.
A svelare l’arcano è stato un portavoce militare dell’esercito di Israele che ha parlato di un “brutto evento” che non dovrebbe più capitare, non tanto riferendosi all’intrusione aerea dei ribelli yemeniti, quanto alla mancata distruzione dello stesso drone. “L’Aeronautica Militare si assume la piena responsabilità”, ha aggiunto, precisando che il velivolo ha colpito un edificio dopo essere arrivato dal mare, e che le origini non sono ancora state accertate anche se è palese che si tratta di un mezzo in dotazione agli Houthi, ribelli ricchissimi in quanto finanziati da numerosi nemici di Israele.
DRONE HOUTHI ESPLODE A TEL AVIV: ATTESO COMUNICATO DEI RIBELLI
A riguardo va segnalato quanto fatto sapere da Al Arabiya, secondo cui sarebbero stati proprio gli Houthi a lanciare un missile balistico e quatto droni su Israele durante la notte passata: il razzo e tre velivoli radiocomandati sarebbero stati disintegrati con la contraerea, ma il quarto drone è fuggito al controllo, esplodendo in quel di Tel Aviv e avvalorando la tesi dell’errore umano di cui sopra.
Sulla vicenda si è espresso anche un funzionario dell’ambasciata americana di stanza a Tel Aviv, spiegando che l’edificio non ha subito danni e che non si sono verificati feriti fra i dipendenti della stessa, una notizia che quindi non ufficializzerebbe la volontà degli Houthi di attaccare il Paese a stelle e strisce, anche se la vicinanza dell’esplosione è alquanto sospetta e potrebbe far pensare anche ad un errore di calcolo. Secondo quanto fatto sapere dal portavoce dei ribelli yemeniti attraverso X.com, nel corso delle prossime verranno rivelati dei dettagli in merito ad una azione militare che ha preso di mira la capitale israeliana: sono attesi aggiornamenti durante la giornata.