Il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha annunciato di avere avuto un colloquio telefonico nelle scorse ore con Papa Francesco in merito alla guerra in corso tra Israele e palestinesi nella Striscia di Gaza: la nota della Presidenza di Ankara arriva l’indomani del Consiglio di Sicurezza Onu infuocato dove i rappresentanti diplomatici delle due opposte fazioni non hanno rasserenato affatto gli animi, anzi. Secondo la nota resa pubblica stamane, Erdogan avrebbe chiesto al Pontefice un impegno comune di «musulmani, cristiani e dell’umanità intera per fermare il massacro in atto contro i palestinesi».



La notizia ha fatto il giro del mondo, appena 24 ore dopo l’appello netto fatto da Papa Francesco al Regina Coeli di domenica contro la violenza delle stragi in corso tra israeliani a palestinesi di Hamas: alcuni hanno anche messo in discussione l’effettiva telefonata tra i due leader, ma nel pomeriggio il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni ha confermato il tutto. «C’è stata una telefonata intercorsa questa mattina, alle ore 9, tra Papa Francesco e il presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdoğan», ma senza illustrare i contenuti della medesima, se non il tema “scontato” del colloquio, la guerra in Israele. Solo qualche giorno fa nel pieno degli scontri in Medio Oriente, Erdogan aveva lanciato parole di fuoco contro lo Stato d’Israele: «La Turchia farà tutto ciò che è in suo potere per mobilitare il mondo intero, e soprattutto il mondo islamico, per fermare il terrorismo e l’occupazione di Israele […] Stiamo studiando per inviare forze internazionali a proteggere il popolo palestinese»



PAPA RICEVE ANCHE IL MINISTRO DEGLI ESTERI IRANIANO

Secondo però fonti riservate dell’Agenzia NOVA, il clima della telefonata tra Erdogan e Papa Francesco è stato «cordiale e rispettoso», con il Pontefice che avrebbe chiesto rassicurazione anche sui fedeli cattolici turchi sottolineando come stella polare sempre le questioni umanitarie. Non solo, Bergoglio – sempre secondo le fonti di agenzia – avrebbe anche condannato le violenze, pure senza prendere posizioni nette pro Israele o pro palestinesi: «ha condannato le violenze e ha ribadito al premier turco la necessità di proteggere i civili». Al termine del comunicato ufficiale di Ankara, si legge ancora «Il presidente Erdogan ha sottolineato la necessità che non solo il mondo islamico, ma che anche il Vaticano intervenga per porre fine ad attacchi diretti a colpire la coscienza dell’intera umanità. La Turchia sostiene il processo di pace, rimane al fianco dei palestinesi e continuerà a difendere lo status di Gerusalemme». Intanto, questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in udienza il Ministro degli Esteri dell’Iran, Mohammad Javad Zarif per discutere del Medio Oriente e inevitabilmente anche delle tensioni in corso a Gaza: «Mentre l’ultima grave escalation del conflitto israelo-palestinese raggiunge una settimana, e dopo che il Consiglio di Sicurezza si è riunito ieri per discutere degli ultimi sviluppi sul campo, rinnovo il mio appello per una fine immediata della violenza», è il commento della direttrice dell’UNICEF Henrietta Fore, che conferma «nell’ultima settimana almeno 55 bambini nello Stato di Palestina e 2 bambini in Israele sono stati uccisi.La paura e la distruzione stanno aumentando da entrambe le parti».

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