Prima giornata con obbligo di Green pass in Israele per partecipare a qualsiasi attività pubblica. La misura riguarda tutti i cittadini dai tre anni di età in su ed è stata introdotta per contrastare l’aumento dei casi di Covid-19. Tra le poche eccezioni all’obbligo di certificato verde ci sono i luoghi di culto, dove si continua a poter accedere liberamente, ma soltanto con non più di 50 persone presenti.



Nel paese, dove le mascherine restano obbligatorie anche all’aperto in caso di assembramento, è stato reintrodotto il distanziamento nelle imprese. Le riunioni private sono limitate a 100 persone all’aperto e a 50 persone al chiuso, mentre nelle sedi dove si svolgono eventi pubblici il limite è di 500 persone all’aperto, mentre di 400 al chiuso. Nessun evento potrà superare la capacità del 75% di capienza del luogo in cui si svolge.



Israele introduce l’obbligo di Green pass: nel Paese vaccini nelle scuole e terze dosi

Ieri in Israele, dove è stato reso obbligatorio il Green pass e dove più del 58 per cento degli abitanti ha completato la vaccinazione e più di un milione ha ricevuto la terza dose, ci sono stati 8.726 nuovi contagi. Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, il direttore generale del ministero della sanità israeliano Nachman Ash ha firmato una direttiva che ordina alle scuole di tutto il Paese di consentire le vaccinazioni nei loro edifici durante i giorni di didattica.

Nel documento viene chiesto ai capi degli istituti di consentire al team del ministero della Sanità di accedere alle scuole nelle ore di lezione e somministrare dosi allo staff che desidera vaccinarsi e agli studenti over 12 anni che hanno avuto il permesso scritto dai genitori. Nelle ultime settimane Israele, per far fronte alla variante Delta, ha iniziato a somministrare una terza dose di richiamo ai cittadini di età pari o superiore ai 50 anni.