Come purtroppo si temeva, si è concretizzato nelle scorse ore l’attacco di Israele all’Iran. Dopo i lanci di missili di Teheran delle scorse settimane, la notte da poco passata ha visto l’Idf rispondere al bombardamento iraniano, con pesanti bombardamenti. Nel giorno numero 386 della guerra in Medioriente, il conflitto si allarga quindi ulteriormente, con due raid notturni che avrebbero causato diversi danni in Iran, anche se la Repubblica Islamica pare minimizzi quanto accaduto.



Secondo quanto si legge su TgCom24.it sarebbero stati colpiti dei siti militari e delle postazioni missilistiche in quel di Teheran, la capitale dell’Iran, nonché in altre zone dell’Iran, di conseguenza non si tratterebbe appunto di danni decisamente “limitati”. Per il Washington Post, inoltre, i bombardamenti potrebbero durare ore anche perchè il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, aveva chiaramente spiegato che la risposta agli attacchi iraniani sarebbero stata devastante, con l’obiettivo di annientare il nemico.



ISRAELE HA BOMBARDATO L’IRAN: COSA E’ STATO COLPITO

Sui bombardamenti di Israele sono intervenuti anche gli Stati Uniti, con l’amministrazione Joe Biden che ha fatto sapere che Tel Aviv aveva in precedenza avvisato che ci sarebbe stato un attacco all’Iran, così come spiegato da alcuni funzionari a stelle e strisce al New York Times.

Da quanto emerso, americani e israeliani si sarebbero consultati negli scorsi giorni proprio per cercare di capire quali obiettivi colpire, ed inoltre, secondo gli Stati Uniti, la replica dell’Idf a Teheran sarebbe legittima, trattandosi di autodifesa appunto dopo i bombardamenti delle scorse settimane da parte dell’Iran. Per gli iraniani gli attacchi sarebbero avvenuti in quel di Teheran, poi Khuzestan e Ilam, e come fatto sapere chiaramente dagli Stati Uniti, gli americani non stanno affatto partecipando alle operazioni militari. A spiegarlo è stato Sean Savett, il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale, parlando con i microfoni di Cnn, e ribadendo il concetto di risposta ai bombardamenti del primo ottobre, quindi come autodifesa.



ISRAELE HA BOMBARDATO L’IRAN: ATTACCHI MINIMIZZATI DA TEHERAN?

Le strutture raggiunte dai bombardamenti sarebbero state tutte di tipo militare, a cominciare da un sito dove si producono missili, ma anche alcune postazioni missilistiche terra-aria, di fatto quei siti da cui sono partiti appunto i missili che hanno bombardamento Israele a inizio mese. Come detto sopra, però, secondo alcune fonti sembra che gli attacchi non siano stati mirati ma piuttosto devastanti.

E’ questa la tesi che sta circolando in queste ore oltre oceano, così come spiegato da Michael Singh, ex membro del consiglio per la sicurezza nazionale Usa, secondo cui Teheran starebbe minimizzando per evitare ulteriori risposte da parte di Israele, che potrebbero causare ancora più danni. Ovviamente non sappiamo al momento quale sia stata la portata degli attacchi, e solo nelle prossime ore si avrà la certezza degli obiettivi colpiti. Da segnalare infine che la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, candidata alle presidenziali del prossimo novembre, è stata informata mentre si trovava a Houston per un comizio elettorale.