Arrivano delle notizie senza dubbio positive dalla guerra in Medioriente: nella giornata di oggi sono stati liberati 4 ostaggi che si trovavano nelle mani di Hamas. Si tratta precisamente dei 4 israeliani Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov, notizia riferita da Tv Kan poi confermata dalle varie agenzie di stampa internazionali. I quattro erano stati rapiti in occasione del famoso attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre durante il festival musicale Supernova, e le immagini di Noa mentre veniva rapita a bordo di una moto fecero il giro del mondo. Secondo una prima valutazione medica i 4 ostaggi sarebbero tutti in discrete condizioni, ma sono stati comunque portati in ospedale per ulteriori controlli.



A liberarli sono state le forze speciali israeliane: in un sito di Hamas a Nuseirat è stata trovata Noa, mentre gli altri tre sono stati individuati in un’altra zona, così come fatto sapere dal Times of Israel. Il presidente israeliano Isaac Herzog e il premier Netanyahu, hanno già parlato con il gruppo, a cominciare da Noa “Ti abbraccio a nome dell’intera nazione di Israele”, le ha detto Herzog. La giovane ha detto di essere molto emozionata, esprimendo la sua eccitazione anche per la possibilità di poter parlare in ebraico dopo otto mesi.



ISRAELE, LIBERATI 4 OSTAGGI IN MANO AD HAMAS: LE PAROLE DI NETANYAH A NOA

“Non abbiamo rinunciato a te nemmeno per un momento. Non so se ci credevi, ma noi ci credevamo e sono felice che sia successo”, le ha detto Netanyahu. In contemporanea con la notizia della liberazione dei 4 ostaggi, il ministro del gabinetto di guerra e leader centrista Benny Gantz ha di fatto cancellato le sue dimissioni.

Aveva infatti dato lo scorso maggio un ultimatum a Netanyahu e le notizie di queste ore lo hanno evidentemente soddisfatto. “Vorrei elogiare i soldati delle Forze di Difesa Israeliane, Yamam, lo Shin Bet per l’operazione complicata e coraggiosa che è stata pianificata ed eseguita in modo impeccabile”, ha scritto come si legge in una nota aggiungendo che: “Anche oggi il mio pensiero è rivolto a tutte le famiglie degli ostaggi. Siamo impegnati a fare di tutto per riportarli a casa”.