Il governo di Israele presieduto da Benjamin Netanyahu e da una coalizione formata con il suo partito – il Likud – e alcuni altri partiti religiosi di estrema destra sembra essere vicino ad un vero e proprio terremoto dopo che la Corte suprema ha deciso all’unanimità che gli studenti ortodossi che frequentano le scuole religiose potranno (e dovranno) essere mandati al fronte contro Hamas, al pari di qualsiasi altro cittadino ebreo israeliano. Attualmente – proprio ai sensi di quell’accordo siglato tra Netanyahu e i partiti religiosi – gli ebrei ortodossi sono esonerati dalla leva militare al servizio di Israele e la decisione della Corte che sarà vincolante per l’esecutivo potrebbe portare ad una sorta di scissione tra il Likud e i suoi alleati estremisti.



Come ricorda Euronews – infatti – i partiti Haredì conservatori ed ortodossi hanno sempre posto come vincolo per il loro supporto a Netanyahu e allo stato costituito (che non riconoscono formalmente in quanto istituzione) un’esenzione generale all’arruolamento dei loro elettori; mentre la sentenza della Corte di Israele farebbe cadere il castello di carte che da anni ormai sostiene la maggioranza governativa. Per ora non sono ancora arrivati commenti ufficiali alla sentenza e molto dipenderà dalle prossime mosse del primo ministro, mentre non è neppure chiaro con quali mezzi il governo dovrà far rispettare la leva e neppure quanti saranno gli studenti che potranno andare al fronte con un’unica stima che parla di circa 67mila ebrei ortodossi in età utile per il servizio militare.



Cosa ha detto la Corte di Israele sull’esenzione alla leva per gli ebrei ortodossi

Nella sua breve sentenza la Corte di Israele ha chiaramente definito che non c’è alcun quadro giuridico o legale che permetta al governo o al ministero della Difesa di “concedere esenzioni totali dal servizio militare agli studenti ortodossi delle scuole religiose” e visto che – sempre secondo la corte – sono migliaia gli ebrei che da mesi muoiono patriotticamente sul fronte senza aspettarsi “alcun beneficio” diverso dal fatto che “altri facciano lo stesso”, l’esenzione decisa arbitrariamente per gli ortodossi che vivono in Israele sarebbe “discriminatoria riguardo la cosa più preziosa di tutte: la vita stessa”. Non solo, perché la Corte ha anche intimato a Netanyahu e al suo esecutivo di interrompere qualsiasi “sostegno finanziario agli studenti delle scuole religiose” che si oppongono all’arruolamento.



Il Movimento per la qualità del governo – che è stato tra i primi e più fermi sostenitori della rimozione alle esenzioni per gli ebrei ortodossi – parla di “uno storico trionfo dello Stato di diritto e del principio della parità degli oneri del servizio militare” che aprirebbe finalmente le porte “all’eguaglianza” anche all’interno del territorio di Israele.