Israele porterà avanti una guerra urbana Gaza, che di per sé si preannuncia devastante. A illustrare il drammatico scenario, come riportato dal Financial Times, è stato Ehud Olmert, che in qualità di Primo Ministro nel 2008 aveva inviato le sue truppe di terra nel territorio lungo 40 km per l’operazione Piombo Fuso, durata tre settimane. “Non sarà semplice e non sarà piacevole, né per noi né per loro”, ha affermato.



L’esercito israeliano potrebbe infatti imbattersi in “nuovi tiratori o nuovi tipi di razzi che sono più forti e più grandi o nuovi mezzi anticarro con cui non ha familiarità”. L’ultima volta che le forze militari di Benjamin Netanyahu sono entrate nella Striscia via terra, infatti, era il 2014. Hamas, in questi anni, ha accumulato un formidabile arsenale, oltre ad avere costruito centinaia di chilometri di tunnel, soprannominati la “metropolitana di Gaza”, in modo da fare spostare i suoi combattenti e le armi senza essere scoperti e per addestrarsi per il combattimento.



Israele pronto a guerra urbana a Gaza: le previsioni dell’ex Premier Ehud Olmert

La guerra urbana di Israele Gaza, secondo Ehud Olmert, sarà “molto peggio di quanto i soldati israeliani possono immaginare”. La missione è infatti così complessa e impegnativa che non è chiaro quanto tempo ci vorrà o quante vite costerà. È per questo motivo che Benjamin Netanyahu e le sue Forze di difesa (IDF) dovranno compiere delle scelte oculate. Innanzitutto, quella tra attacco via terra e bombardamenti aerei.

“La questione si riduce a una cosa: siamo pronti a intraprendere un’azione che comporterà un grande rischio per i soldati israeliani, o sceglieremo una strategia che causerà la tragica morte di un numero maggiore di persone non coinvolte. Da quello che so dall’opinione pubblica israeliana, in questo momento, la spinta è quella di correre meno rischi”, ha concluso l’ex Primo Ministro.