Osama Hamdan, uno dei capi di Hamas che attualmente si trova in esilio volontario in Libano, nonché punto di contatto tra i gruppo terroristico, i paesi arabi e l’Asse della Resistenza, ha parlato con Repubblica della guerra contro Israele, commentando in particolare tutte le proposte di pace che sono arrivate in questi giorni. Ci tiene, in apertura, a sottolineare che il futuro di Gaza “sarà una decisione dei palestinesi“.
“Faremo del nostro meglio per avere il nostro stato indipendente”, spiega ancora Hamdan del dopoguerra contro Israele, “non accetteremo interferenze di altri Paesi. Il punto di partenza è aveva uno stato indipendente e sovrano sulla terra palestinese con Gerusalemme (che lui chiama al Quds, ndr.) capitale”. Un piano, quello della creazione di uno stato palestinese, che sostiene di aver cercato di portare a termine “per 17 anni” ma che è tracollato a causa, accusa Hamdan, “della pressione di Israele e degli americani”. Ritiene, infatti, che “non volevano che i palestinesi si unissero, così potevano dire di non sapere con chi parlare”, ma ci tiene anche a precisare che “dopo la guerra avremo l’unità“, come sta, peraltro, “già succedendo sul campo”.
Hamsan: “L’Europa piange i morti di Israele, ma non quelli palestinesi”
Andando avanti nella sua intervista, il leader di Hamas Hamdan ci tiene anche ad accusare direttamente gli europei e il governo italiano, dai quali “non ho sentito niente sui massacri dei civili palestinesi da parte di Israele”, sottolineando che “in 25 giorni sono state uccise oltre 9mila persone, bambini e donne“. Similmente chiede anche ai paesi arabi di ritirare “gli ambasciatori e tagliare le relazioni con un Paese occupante che uccide i palestinesi”.
Hamdan, inoltre, rifiuta la soluzione dei due stati, proposta a più riprese in ogni parte del mondo, con una convivenza tra Israele e Palestina, spiegando che “gli israeliani hanno ucciso il processo di pace e i due stati con gli insediamenti”, puntando ancora il dito contro l’Europa che copre “gli israeliani qualunque cosa facciano”. Dopo la guerra, d’altronde, il leader di Hamas in Libano auspica che “avremmo un solo stato sulla terra palestinese”. I palestinesi, conclude Hamdan, chiedono solamente “il diritto all’autodeterminazione e uno stato indipendente e sovrano”, dopo che “lo stato di Israele per 75 anni ha ucciso i palestinesi, preso la loro terra, ignorato le risoluzioni internazionali”.