Una scoperta archeologica sensazionale è stata fatta in Israele. Sono stati trovati nuovi frammenti biblici dei rotoli del Mar Morto. A portarli alla luce gli scavi archeologici condotti dall’Autorità israeliana per le Antichità. Si tratta di frammenti in pergamena di rotoli biblici che risalgono a 2000 anni fa e contengono porzioni del libro dei Profeti Minori, tra cui Zaccaria e Naum. Una scoperta di questa portata non si faceva dagli anni ’60, quando furono ritrovati i Manoscritti del Mar Morto nell’area del deserto della Giudea, per la precisione tra il 1947 e il 1956, ora conservati nel Museo d’Israele a Gerusalemme. In quei Manoscritti sono riportate le prime trascrizioni in ebraico conosciute dei testi bilici, risalenti al periodo che va dal terzo secolo a.C. al primo d.C. Invece i frammenti scoperti recentemente sono in greco, ma il nome di Dio è scritto in alfabeto paleo ebraico, noto all’epoca del primo Tempio di Gerusalemme, quindi nel quinto secolo a.C. Inoltre, gli studiosi hanno ricostruito un passaggio di Zaccaria 8:16-17, riportato da Repubblica.
«Ecco ciò che dovrete fare: dite la verità l’un l’altro; veraci e portatori di pace siano i giudizi che pronuncerete nei vostri tribunali. Nessuno trami nel cuore il male contro il proprio fratello; non amate lo spergiuro, perché io detesto tutto questo – dichiara il Signore».
SCOPERTI NUOVI FRAMMENTI BIBBIA DI 2MILA ANNI FA
Gli archeologi sono al lavoro nell’area dal 2017 scoprendo reperti unici. Hanno portato alla luce, ad esempio, rare monete del periodo della rivolta di Bar Kokhba, il comandante della terza rivolta ebraica contro l’esercito romano di Adriano; uno scheletro mummificato di bambino (forse una bambina) risalente a 6000 anni fa e un gesto di 100 litri, completamente integro, risalente invece a 10.500 anni fa, quindi del periodo neolitico preceramico che potrebbe essere il più antico reperto di questo tipo scoperto nel mondo ad oggi. A favorire la conservazione il clima secco del deserto, per fortuna sono scampati ai saccheggiatori di antichità. Proprio per scongiurare ciò, riporta Repubblica, l’Autorità per le Antichità ha avviato col ministero della Cultura una mappatura delle grotte e del contenuto. I frammenti dei rotoli biblici a tal proposito sono stati trovati in una zona inaccessibile al pubblico, chiamata “Caverna dell’Orrore”, nei pressi del Wadi Hever nel deserto della Giudea, che si trova a circa 80 metri sotto la cima del canyon.