Mentre Israele continua ad essere impegnata nella guerra contro Hamas, alcuni ricercatori sono riusciti a sviluppare degli innovativi cerotti termici che potrebbero prevenire l’ipotermia. Erano già in fase di progettazione e test da diverso tempo, ma probabilmente il conflitto ha contribuito ad accelerarne lo sviluppo al fine di distribuirli sul campo di battaglia in vista dell’irrigidirsi delle temperature con l’inoltrarsi della stagione invernale.
I cerotti termici contro l’ipotermia di Israele, che sono già stati sottoposti a brevetto, sono innovativi e promettono risultati fino a 10 volte migliori rispetto alle altre alternative simili attualmente utilizzate. Si tratta, infatti, di dispositivi “intelligenti” in grado di regolare autonomamente la loro temperatura entro un limite di 42 gradi una volta applicati sulle ferite, assolvendo alla duplice funzione di interrompere l’eventuale perdita di sangue e limitare il rischio ipotermico. Dai test svolti in Israele sui cerotti termici contro l’ipotermia si è appurato come si attivino con la semplice esposizione all’aria aperta, raggiungendo la temperatura massima entro 15 minuti e regolandosi, una volta applicati, affinché le temperatura corporea non salga oltre i 42 gradi, con il conseguente rischio di creare ulteriori danni.
A cosa servono i cerotti termici contro l’ipotermia
Insomma, grazie ai cerotti termici sviluppati in Israele si riuscirà a prevenire con maggiore facilità il rischio di ipotermia. Si tratta di una prevenzione importante, specialmente sul campo di battaglia e con l’inoltrarsi dell’inverno. Di norma, infatti, le ferite causano un elevato rischio ipotermico nel soggetto, che peggiora a causa della necessità di evacuare emergenzialmente gli ospedali, esponendo i soggetti al freddo invernale.
“Non appena la temperatura corporea scende al di sotto dei 35 gradi Celsius”, spiega il dottor Lehavi che ha sviluppato i cerotti termici contro l’ipotermia, “l’organismo entra in uno stato di stress e vari sistemi del corpo smettono di funzionare correttamente. Il pericolo principale in queste situazioni è che l’ipotermia compromette la coagulazione del sangue, per cui l’emorragia non si arresta e il pericolo di vita aumenta”. Grazie ai cerotti termici contro l’ipotermia sviluppati in Israele, insomma, si potrebbe salvare la vita agli oltre 12 milioni di feriti che ogni anno vengono ricoverati con sintomi ipotermici negli ospedali americani.